Insegnanti

Scuola e Covid, la pandemia abolita per decreto

dal blog di Gianfranco Scialpi, 23.3.2022.

Scuola e Covid. I contagi risalgono, gli esperti esprimono cautela sulle riaperture. Il governo, invece pare intenzionato a confermare la strategia del tenere le scuole aperte, perché va tutto bene

Scuola e Covid, la risalita dei contagi

Scuola e Covid. L’istituzione scolastica è scomparsa dai radar massmediologici. L’attenzione si è spostata (giustamente) sul conflitto russo-ucraino. Nel frattempo però il Covid non più “19” ma “22”, tenta di riprendersi la scena. Ci sta riuscendo, ma davanti a sé ha un’altra emergenza maggiormente percepita come una minaccia.
Comunque dopo un febbraio tranquillo, che ha convinto il premier Draghi ad annunciare con largo anticipo ulteriori allentamenti, il Covid ha ripreso a correre. Il bollettino di ieri non lascia dubbi, confermando un trend in salita da alcune settimane: i contagi sono 96.365.e le vttime 197. Il tasso di positività è schizzato al 15% e sono tornati a crescere i ricoveri. Ovviamente la scuola non resta impermeabile al rialzo. Anzi, l’aumento si registra soprattutto nella fascia pediatrica 5-11. La causa risiede nel flop delle somministrazioni ferme al momento al 30%

Il governo tira dritto

Nonostante questo nuovo scenario, che conferma la natura dinamica della pandemia, il governo mantiene la propria strategia: attenuare l’impatto della pandemia sulla scuola. E’ la conferma che l’Esecutivo ha cambiato passo: ascoltare meno la scienza (i virologi esprimo cautela sull’allentamento delle restrizioni) e maggiormente il “portafoglio” che porta alla venerazione del Pil.
L’obiettivo è facilmente raggiunto, modificando le regole a beneficio di una “scuola aperta”, trasmettendo quindi all’esterno che la certezza che classi lavorino a pieno regime. La lettura del grafico non lascia dubbi sull’efficacia comunicatica della strategia dell’addomesticamento dei dati.

Risalta immediatamente la percentuale delle classi vicine al 100%, l’azzeramento della Dad e il leggero discostamento da questo dato della Did.
Ovviamente la gran parte dell’opinione pubblica, la cui avanguardia è data dai giornalisti e dai vari “esperti di scuola” non potrà che rilevare l’obiettivo raggiunto: la scuola è aperta perchè è sana!
Accanto a questi, che però non sono considerati dall’opinione pubblica, ci sono gli insegnanti e i genitori che esprimono la grande sofferenza per classi dimezzate o peggio, le difficoltà organizzative e altro. Questo però non deve emergere per non rivelare l’illusione di una “scuola aperta senza se e ma
Probabilmente il 1° aprile, la strategia finalizzata a eliminare la percezione di una situazione grave, sarà ulteriomente rinforzata. Dalle prime indiscrezioni pare che il governo intenda proseguire sulla linea tracciata dal Decreto 5 del 4 febbraio, introducendo un ulteriore liberi tutti declinato in un aggiornamento dello stato di isolamento. Infatti, solo gli alunni contagiati (primaria-secondaria) dovranno rimanere a casa, seguendo però le lezioni in DDI. Per usufruire di questa modalità a distanza dovranno essere supportati da un certificato medico che attesti la loro condizione di malattia.
Le conseguenze di questa eventuale decisione sono evidenti: gli asintomatici ancora intercettati con le disposizioni del decreto del 4 febbraio sfuggiranno completamente ad ogni rilevazione. Essi, inoltre, potranno convivere in classe con i compagni in stato di fragilità.
In conclusione: la strategia del governo non risulta vincente nel contrasto al virus, ma solo efficace a tener fuori la pandemia dalle aule, grazie all’addomesticamento dei criteri.
A questo occorre aggiungere che la scuola italiana sta per accogliere allievi e studenti ucraini (30% è il tasso di vaccinazione complessivo della popolazione), evidenziando ancora una volta tutte le criticità (classi pollaio, assenza di sistemi di areazione…)

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Scuola e Covid, la pandemia abolita per decreto ultima modifica: 2022-03-23T13:07:43+01:00 da
Gilda Venezia

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