dal blog di Gianfranco Scialpi, 18.12.2021.
Scuola e Covid, il protocollo sicurezza scricchiola. Non poteva essere altrimenti. Basato solo sulla conoscenza parziale dei vaccini. La situazione è cambiata. Il Governo, pur volendo, potrà fare poco per correggere il protocollo. Sempre più concreta la possibilità di tornare in Dad.
Scuola e Covid, un protocollo basato solo sui vaccini
Scuola e Covid, il Protocollo Bianchi si è basato su uno scenario ormai superato che puntava sui vaccini. In questi mesi si è capito che questi non immunizzano. Proteggono tanto all’inizio dal decesso e dal finire in terapia intensiva, poi però dopo qualche mese lo scudo si indebolisce. Il dato è certo per le somministrazioni con lo stesso vaccino. Si naviga a vista, invece per il mix di vaccini. Lo conferma A. Crisanti:” Non abbiamo dati, non sappiamo quale sia la protezione. Un’informazione necessaria nel prossimo futuro riguarda la protezione per la popolazione. I dati li otteniamo dai trial delle case farmaceutiche, che si sono concentrate su singoli vaccini. Non ho dubbi che la vaccinazione eterologa protegga per un certo periodo, ma non abbiamo di fatto i dati per capire chi è più o meno protetto“.
Ecco spiegato il motivo di un protocollo light: zero sistemi di controllo del CO2 di areazione, conferma delle classi pollaio, investimento prudente sul personale Covid e pochi accorgimenti per evitare gli affollamenti sui mezzi pubblici. La criticità evidenziata anche questa mattina da L. Ricolfi su “La Repubblica (18.12.21)” è di un protocollo che si è illuso di un prolungamento innaturale dell’estate fino a marzo. Ha scritto il sociologo: “le misure adottate fin qui (vaccini + restrizioni delle libertà) possono forse bastare quando fa caldo e viviamo prevalentemente all’aperto, ma sono assolutamente insufficienti nella stagione fredda”
Il governo non potrà rivedere il protocollo
In diversi contributi avevo espresso i miei dubbi sull’efficacia del protocollo nei mesi freddi, sottolineando anche la difficoltà del governo Draghi di anticipare il virus e non di inseguirlo. Purtroppo la realtà mi ha dato ragione. Il Governo dovrebbe rivedere alcune decisioni (sistemi di areazione, classi meno numerose, assunzione più corposa di personale aggiuntivo). Queste, però richiedono adeguati tempi di programmazione e disponibilità di risorse. Purtroppo mancano i presupposti. Non è possibile resettare il sistema scuola a gennaio-febbraio. Quindi si naviga a vista, mentre la Dad diventa la soluzione più certa. Alcuni sindaci si stanno convincendo che non ci sono alternative valide all’insegnamento a distanza. L’ultima conferma è data dal sindaco di Anzio (Rm) che ha anticipato la chiusura delle scuole dal 18 al 22 dicembre perché sono “troppi i nuovi positivi e troppi tra i bambini” (La Repubblica 20.12.21).
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Scuola e Covid, ombre sul protocollo sicurezza e rischio Dad ultima modifica: 2021-12-18T20:49:21+01:00 da