Scuola, ecco cosa succede con la caduta del governo: le riforme bloccate, i protocolli da attuare

di Valentina Santarpia,  Il Corriere della sera, 21.7.2022.

Gilda Venezia

L’impasse in cui rischia di rimanere l’Istruzione, tra riforme da portare a termine e protocolli di sicurezza. Con il Pnrr nel limboIl mondo dell’istruzione è uno di quelli che rischia di risentire pesantemente della caduta del governo Draghi. Il primo capitolo a rischio è quello che riguarda le riforme previste con il Pnrr: sono oltre 19 miliardi, per precisione 19 miliardi e 44 milioni, i fondi del Pnrr destinati all’universo giovanile con interventi che partono dagli asili nido e arrivano fino all’università. A questi si aggiungono gli interventi per il mondo della ricerca per altri 11,44 miliardi. Trattandosi di scadenze imminenti,dovrebbero rientrare negli affari correnti consentiti al governo, ma il timore che serpeggia a viale Trastevere è che i provvedimenti potrebbero rimanere nel limbo.

Ma ci sono anche altri disegni in itinere che ora potrebbero rimanere fermi a causa dell’interruzione brusca dell’attività del ministro Patrizio Bianchi.

La prima è sicuramente la riforma del reclutamento, recentemente approvata, che dovrebbe semplificare gli inserimenti, ma che per essere perfezionata necessita dell’approvazione di ben 14 decreti attuativi. Che, in caso di stop parlamentare, non potranno andare avanti. Un problema serissimo, anche considerato che il ministero dell’Istruzione ha appena avuto il via libera dal ministero delle Finanze per l’assunzione di 94.130 insegnanti, metà dei quali da prendere dalle graduatorie dei concorsi e metà dalle graduatorie ad esaurimento, ma come ogni anno sarà difficile coprire i posti vacanti, soprattutto su alcune cattedre.

Altri due testi in fase di predisposizione sono la riforma dei tecnici e dei professionali e quella dell’orientamento: testi che si puntava ad approvare entro l’autunno ma che naturalmente, con il blocco dell’attività governativa, non potranno essere rifiniti e arrivare alla fase dell’approvazione definitiva.

Poi c’è il concorso di idee per la scuola, che è appena partito e si chiude a fine agosto. Potrà essere portato avanti?

Un altro capitolo rischioso è la legge di bilancio, con i finanziamenti attesi ogni anno per docenti e scuole: senza un governo in carica, è difficile che si possano inserire le risorse significative.

Un punto interrogativo è pure il protocollo di sicurezza anti-Covid. Nell’interlocuzione ministero della Salute-ministero della Salute, non erano state ancora definite le regole chiare per il rientro a scuola, che ora rischiano di essere decisa in maniera emergenziale all’ultimo minuto.

Anche il rinnovo del contratto del personale scolastico potrebbe subire ulteriori rallentamenti, provocando danni aggiuntivi per i lavoratori, che aspettano ormai da troppo tempo sia gli arretrati sia gli aumenti stipendiali.

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Scuola, ecco cosa succede con la caduta del governo: le riforme bloccate, i protocolli da attuare ultima modifica: 2022-07-22T06:05:24+02:00 da
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