di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, 15.4.2020
– In ogni giallo che si rispetti per arrivare a una prova servono tre indizi. Applicando la stessa regola a quello che circonda la riapertura delle scuole ce ne sono già due che portano a settembre e, almeno in una prima fase, alla prosecuzione delle lezioni online. Dopo l’invito alla prudenza del presidente del Consiglio superiori di sanità, Franco Locatelli, è arrivata anche la decisione del ministero dell’Istruzione di prorogare al 31 luglio il termine per acquistare – con i 500 euro del bonus professori – Pc e webcam utili per la didattica a distanza.
Il parere dell’esperto
Lunedì 13 aprile il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che le scuole francesi riapriranno l’11 maggio. Da noi tutto porta invece a pensare che se ne riparlerà a settembre. Appena domenica 12, il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli – intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” – ha infatti suggerito: «Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno». Precisando, subito dopo, che la decisione tuttavia «spetta al governo».
Fatto sta che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha più volte sottolineato che ogni decisione sulla fine di questo anno scolastico e l’inizio del prossimo saranno prese ascoltando i consigli della comunità scientifica.
Il secondo indizio porta a settembre
Proprio da viale Trastevere arriva però il secondo inizio che la riapertura molto probabilmente slitterà a settembre e che, almeno in una prima fase, l’attività didattica continuerà a essere a distanza. Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione ha prorogato dal 31 marzo al 31 luglio 2020 il termine entro cui i docenti potranno spendere i 500 euro della card formazione. Con cui possono essere acquistati – su input della ministra Azzolina – anche Pc, webcam e microfoni per le lezioni online.
Va bene concedere qualche mese in più ai prof per dotarsi di strumenti tecnologicamente avanzati ma perché arrivare fino a fine luglio, quando l’anno scolastico 2019/2020 sarà già terminato?
L’ultima parola all’ordinanza sulla maturità
Per la prova definitiva bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Sarà un’ordinanza della ministra Azzolina a decidere in che forma e in che misura si svolgeranno gli esami di maturità e di licenza media tra i due scenari ipotizzati dal decreto scuola del 6 aprile (che è ora all’esame del Senato). Ma più passano i giorni più ci avviciniamo alla data spartiacque del 18 maggio più l’ipotesi in campo sembra restare una. E cioè che in quinta superiore ci sarà solo il colloquio (presumibilmente da remoto) mentre in terza media il giudizio finale sarà espresso sulla tesina dello studente. A quel punto spostare gli orologi sulla ripresa di settembre sarà quasi automatico.
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Scuola, ecco i primi due indizi che si riaprirà a settembre (e a distanza) ultima modifica: 2020-04-15T06:42:45+02:00 da