di Teresa Maddonni, Money.it, 3.4.2020
– Scuola, graduatorie bloccate fino al 2021. Nella bozza del decreto per affrontare l’emergenza coronavirus arriva il duro colpo ai precari e aspiranti docenti.
Scuola, graduatorie bloccate fino al 2021 nella bozza del decreto: è questo il duro colpo ai precari che arriva dal Miur in piena emergenza coronavirus.
Decreto dà decreto toglie: se il salva-precari convertito nella legge n.159/2019, quella per intenderci dei concorsi scuola, aveva stabilito l’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto per l’anno corrente il decreto che interviene nell’emergenza coronavirus lo rinvia al prossimo.
Ovviamente si tratta solo di una bozza e l’ufficialità arriverà solo nei prossimi giorni, ma per i precari storici, i supplenti e per i laureati e neolaureati che aspettano di poter cominciare a insegnare questa decisione, nel caso in cui venisse confermata, rappresenterebbe una prima grande sconfitta.
Non solo, nonostante la ministra Azzolina abbia confermato che i bandi per i concorsi scuola usciranno comunque (nel Milleproroghe il 30 aprile) ancora non sappiamo con certezza se i 24mila posti destinati ai precari della scuola verranno colmati dal 1° settembre.
La scuola dovrà comunque sempre fare ricorso ai supplenti, ai precari delle graduatorie terza fascia per colmare le 120mila cattedre vacanti che i sindacati prospettano si avranno nel prossimo anno scolastico.
Intanto la bozza del decreto blocca le graduatorie fino al 2021 e per i precari, sotto vari aspetti, non è una bella notizia.
Scuola, graduatorie bloccate fino al 2021 nella bozza del decreto
Scuola, graduatorie bloccate fino al 2021 secondo la bozza del decreto per l’emergenza coronavirus. In attesa dell’ufficialità possiamo dire che la bozza prevede che le graduatorie d’Istituto di terza fascia non verranno riaperte e che la trasformazione in graduatorie provinciali non avverrà per il prossimo anno scolastico.
Queste due misure erano state introdotte dal decreto salva-precari convertito nella legge n.159/2019 e che così recita:
- “In occasione dell’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2019/2020, l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie per posto comune nella scuola secondaria è riservato ai soggetti precedentemente inseriti nella medesima terza fascia nonché ai soggetti in possesso dei titoli di cui all’articolo 5, commi 1, lettera b) , e 2, lettera b) , del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 5.”. Parliamo di laurea con 24 cfu e senza necessaria abilitazione.
- “Al fine di garantire la copertura di cattedre e posti di insegnamento mediante le supplenze di cui ai commi 1 e 2, sono costituite specifiche graduatorie provinciali distinte per posto e classe di concorso.”
Dunque la legge entrata in vigore solo poco più di 3 mesi fa prevede la riapertura delle graduatorie di terza fascia e la trasformazione delle stesse in graduatorie provinciali con la possibilità di scegliere 20 scuole. Entrambe queste opzioni, come si legge nella bozza del decreto sono rimandate al 2021. Nella bozza si legge chiaramente che:
“Le procedure di istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze di cui al comma 6 bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di costituzione delle graduatorie di istituto di cui all’articolo 4, commi 1, 2 e 3, della medesima legge sono attuate nell’anno scolastico 2020/2021 per spiegare efficacia per il conferimento delle supplenze a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022. Conseguentemente, nell’anno scolastico 2020/2021, restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti, ivi compresi i relativi elenchi aggiuntivi, di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 326 del 3 giugno 2015 e successive integrazioni, da compilarsi, per la finestra di inserimento relativa all’anno scolastico 2020/21, entro il 31 agosto 2020, con specifiche disposizioni per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno.”
Quindi è chiaro che bloccate per quest’anno le graduatorie di terza fascia potranno essere aggiornate a partire dal prossimo anno ed entrando in vigore dall’anno scolastico 2021/2022 resteranno chiuse, si presume, fino al 2024.
Perché il blocco alle graduatorie è un colpo ai precari
Il blocco delle graduatorie d’Istituto, come molti lamentano da più parti, è un duro colpo ai precari.
Leggendo la bozza del ministero si evince una potente contraddizioneperché se da una parte si prevede per decreto la possibilità di prescindere dal parere del Consiglio superiore dell’Istruzione per provvedimenti che tengano conto dello stato di emergenza e si prefigura la pubblicazione imminente dei bandi dei concorsi straordinario e ordinario il primo dei quali riservato ai precari, dall’altro lato non si vanno ad aggiornare le graduatorie di terza fascia per le supplenze dei non abilitati.
Il mancato aggiornamento delle graduatorie di terza fascia per molti precari di vecchia data significa anche e soprattutto non poter cambiare provincia. Molti infatti da tre anni insegnano in una provincia lontana dal luogo di residenza, dove spesso hanno famiglia e affetti come nel caso di precari over 50.
Lo stesso discorso vale per i giovani laureati che, non essendosi potuti iscrivere in terza fascia nel 2017, attendono anche da due o tre anni l’occasione per poter entrare nel mondo della scuola.
Per un giovane che ha come aspirazione l’insegnamento ritardare ancora di un anno l’apertura delle graduatorie di terza fascia significa rimandare ancora un sogno per il proprio futuro.
Per quanto voglia rassicurare la ministra Azzolina per molti anche i concorsi, emergenza o no, sembrano ancora un miraggio.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.