Scuola, il 36% degli studenti ammette di essere distratto dal cellulare durante le ore di lezione

Gilda Venezia

Rai News, 15.9.2022.

L’indagine è stata condotta da Studenti.it. Dalla ricerca emerge inoltre che nel 26% degli istituti il cellulare viene ritirato all’ingresso.

Gilda Venezia

Ha fatto clamore l’iniziativa del liceo Malpighi di Bologna che ha deciso di ritirare i cellulari ai suoi studenti e restituirli solo a fine giornata. Da una indagine di Studenti.it emerge che non si tratta di un caso isolato. L’apparecchio, dopo apposite modifiche al regolamento degli studenti, viene ritirato a tutte le ragazze e i ragazzi e restituito prima dell’uscita. Insomma, tutto il tempo che viene trascorso a scuola, lezioni ma anche ricreazione e altri intervalli, trascorre senza poter usare l’amato ma pervasivo smartphone. L’obiettivo è fare in modo che i giovani riprendano a parlare tra loro, evitino distrazioni, indirizzino la loro attenzione e le loro energie alla didattica e alla socialità.

Secondo l’indagine, a cui hanno risposto quasi 700 studenti, lo smartphone viene “sequestrato” alla prima ora e restituito all’uscita nel 26% delle scuole. Ed è un bene perché alla domanda “Quando puoi tenerlo ti distrae?” Il 36% ha detto di sì. E alla domanda su come viene usato il cellulare in classe se non viene ritirato, il 38% ha risposto che lo utilizza per chattare con amici e parenti, il 33% per svolgere ricerche didattiche durante le lezioni, il 29% lo usa in caso di emergenza.

Anche il Moige si schiera a favore della scelta del liceo Malpighi, ma senza demonizzare la tecnologia. Antonio Affinita, direttore generale del Moige (Movimento Italiano Genitori) dichiara: “Credo che la decisione presa nella scuola di Bologna sia scaturita da un confronto proficuo e lungimirante tra la scuola e la comunità dei genitori. Questi importanti temi, attuali ed essenziali anche per i più giovani, devono essere gestiti e coordinati all’interno di un patto di corresponsabilitàtra le due comunità: scolastica e genitoriale“. Queste le parole di Antonio Affinita sull’utilizzo degli strumenti elettronici in classe: “Ritengo che in aula non si debbano utilizzare strumenti diversi da quelli necessari e propedeutici alla lezione stessa. Il liceo Malpighi, adottando questa misura, avrà sicuramente basi pedagogiche valide, che condivido” aggiunge Affinita, spiegando che il Movimento dei genitori si batte da anni per l’uso consapevole della tecnologia e l’educazione verso i rischi digitali. “I nostri progetti in materia hanno interessato oltre 500mila ragazzi e un milione e più di genitori”. Affinita conclude: “La tecnologia è un’enorme risorsa, dà accesso a informazioni e permette connessioni umane, ma è certo che debba essere utilizzata in modo responsabile e critico. Anche e soprattutto per proteggere i ragazzi dai cyber risk e dal cyberbullismo, dobbiamo tutti noi imparare ad usare in maniera corretta il web: questo è un punto su cui ognuno di noi deve lavorare”.

 

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Scuola, il 36% degli studenti ammette di essere distratto dal cellulare durante le ore di lezione ultima modifica: 2022-09-16T05:49:15+02:00 da
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