Il dirigente scolastico ha chiamato le forze dell’ordine per bloccare
la protesta legittima dei docenti contro il disegno di legge di riforma della scuola
di Valentina Santarpia, Il Corriere della Sera 109.6.2015.
Momenti di tensione mercoledì pomeriggio al liceo artistico Manuppella di Isernia dove è in atto, come in molte altre scuole, il blocco degli scrutini. Il dirigente scolastico, la professoressa Annamaria Pelle, contestando la regolarità della protesta, ha chiamato le forze dell’ordine e così a scuola sono arrivati polizia e carabinieri. Il braccio di ferro tra docenti e preside è comunque rientrato poco dopo in seguito ad un chiarimento e così gli insegnanti hanno potuto portare a termine la loro protesta.
Lo sciopero «doppio»
«E’ la prima volta che succede una cosa del genere, è inaudito – sottolinea Ilario Di Placido, sindacalista RSU, che ha assistito all’episodio – La dirigente riteneva che i professori del Manuppella non avessero diritto di scioperare dopo che già lunedì e martedì c’era stato lo sciopero del liceo linguistico e delle scienze umane Cuoco, che è l’altro istituto associato. Invece si tratta di due sedi diverse, con docenti diversi, che hanno tutto il diritto di organizzare la protesta in giornate diverse anche se la preside è la stessa e le due scuole sono legate: infatti i professori del Manuppella avevano organizzato per lo sciopero per mercoledì, rispettando le regole. E lei lo ha contestato». Secondo i sindacalisti, la dirigente avrebbe provato in tutti i modi a contrastare la protesta «anche sostenendo che i sindacalisti presenti fossero degli estranei, mentre invece erano dei delegati regolarmente registrati», spiega Di Placido. «Per fortuna siamo riusciti a spiegare tutto davanti ai carabinieri e lei è tornata sui suoi passi: ma questo clima non ci aiuta».