di Silvia Dipinto, la Repubblica, 15.4.2019
– Al via il bando nazionale che dà accesso al Tirocincio formativo attivo: un corso di otto mesi e del costo di 3mila euro che permette di conquistare l’accesso a supplenze e futuri concorsi
I candidati pugliesi da soli basterebbero a coprire tutti i posti messi a bando in Italia. Peccato che, però, appena uno su dieci ce la farà. Per accedere a 1200 posti del Tirocinio Formativo Attivo che abilita all’insegnamento del sostegno, tra Bari, Foggia e Lecce si sono candidati circa 12mila aspiranti. Disposti a pagare 3.000 euro per otto mesi di corso, che permette di conquistare il via libera verso le supplenze e i futuri concorsi che il Ministero per l’istruzione vorrà bandire.
“Le nostre sedi territoriali sono state invase – conferma il segretario generale della Flc Puglia, Claudio Menga, che con i delegati del sindacato ha raccolto ed elaborato i dati delle tre università – Si tratta di un dato davvero esorbitante se si pensa che a Bari sono state superate 5mila domande, così come a Foggia”. I test preliminari cominciano lunedì 15 aprile dalla scuola dell’infanzia in mattinata, a seguire nel pomeriggio è la volta dei candidati al sostegno nella primaria. Martedì 16 aprile si continua con la secondaria di primo e secondo grado: la prova di accesso è articolata in test preliminare, prova scritta e prova orale.
Tutti vogliono fare gli insegnanti di sostegno. O almeno ci provano, sapendo che la domanda c’è, ed è ben superiore all’offerta. Il bando per potere accedere alla selezione del Tfa per il sostegno si è chiuso a fine marzo: le università pugliesi hanno messo a disposizione 1240 posti in totale (440 Bari, 600 Foggia e 200 Lecce) per gli aspiranti docenti di sostegno che con otto mesi di tirocinio vogliano conseguire l’abilitazione. Il primo passo utile a entrare nelle graduatorie per contratti a tempo ed avere l’opportunità di partecipare ai prossimi bandi ministeriali.
I dati raccolti fanno impressione. Bari incassa circa 5mila domande, quasi dodici volte i posti disponibili, Foggia altrettante (con un rapporto uno a otto), Lecce tremila, con la stessa sproporzione barese. “Il target dei candidati è davvero molto variegato – assicura Pamela Angiuli – ai nostri sportelli si sono rivolti per la consulenza ingegneri meccanici, fisici, dottorandi nelle materie scientifiche, così come laureati in Economia o diplomati che potrebbero diventare insegnanti tecnico pratici”. A tutti ora toccherà affrontare le prove selettive per scremare le candidature.
L’insegnamento, d’altronde, è una vocazione. Ma è anche per tanti l’ultima possibilità di conquistare l’agognato posto fisso nel settore pubblico.
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