di Salvo Intravaia, la Repubblica, 13.6.2016
– Il 16 giugno si concluderà con i due test Invalsi (anticipati causa ballottaggi). La preoccupazione per le difficoltà di una parte crescente di ragazzi
Al via gli esami di terza media per mezzo milione di studenti. Questa mattina, in molte scuole, partono gli esami conclusivi della secondaria di primo grado. Ragazzi e ragazze per la maggior parte dei casi hanno già scelto come proseguiranno gli studi al superiore: oltre metà, il 53 per cento, si iscriveranno in uno dei sei licei scaturiti dalla riforma Gelmini; il 30 per cento prenderà la strada degli istituti tecnici e il 16,5 per cento quella degli istituti professionali. Ma prima occorre superare l’esame di terza media, che dopo la riforma del 2008 pone ai diplomandi più prove della maturità: sei prove scritte e un colloquio. Alla maturità gli scritti sono tre più un colloquio. Si inizia oggi con la prova scritta di Italiano e si prosegue con quella di Matematica.
Successivamente, gli studenti dovranno affrontare lo scritto di lingua straniera, che può essere comune per Inglese e per la seconda lingua comunitaria oppure distinta. In quest’ultimo caso, le prove diventano due. Infine, ma non per ultimi i due test Invalsi (Matematica e Italiano) che si svolgeranno in contemporanea in tutta Italia giovedì 16 giugno. La data è stata anticipata – in un primo momento era stata prevista per il 17 giugno – per evitare, in quelle scuole che sono sede di seggio elettorale, la sovrapposizione con i ballottaggi. Quasi certamente, gli esami di terza media, considerata la pausa elettorale, in diverse scuole scivoleranno alla prossima settimana per concludersi con il colloquio multidisciplinare.
L’esame non è certo proibitivo: i non ammessi alle prove dello scorso anno furono soltanto il 2,8 per cento, mentre i bocciati agli esami “appena” 3 su mille. Ma da qualche anno, a preoccupare linguisti ed pedagogisti la percentuale piuttosto alta di promossi con la sufficienza risicata e con sette. Due voti considerati una misura che cela difficoltà da parte dei candidati. Oltre metà (il 52,3 per cento) dei diplomati di terza media – secondo i dati del 2014/2015 – escono con un punteggio compreso fra sei e sette decimi. Un quarto – il 25,3 per cento – si diploma con la sufficienza. Difficoltà che si evidenziano poi con i risultati dei test Invalsi. E che costituiscono spesso l’anticamera della bocciatura o dell’abbandono scolastico nei primi anni delle superiori.
Scuola media, per mezzo milione via agli esami. Con più prove che alla Maturità ultima modifica: 2016-06-13T15:56:36+02:00 da