Ministero Istruzione

Scuola, nuovi indizi sull’addio della Azzolina a settembre

di Antonio Cosenza, Money.it, 7.8.2020.

Ecco perché potrebbe lasciare.

Ministero dell’Istruzione: se ci sarà rimpasto di Governo la Azzolina potrebbe essere sostituita dalla Boschi. Nuove voci sul cambio al vertice a Viale Trastevere.

Nuovo Ministro dell’Istruzione: per il post Lucia Azzolina si continua a fare con insistenza il nome di Maria Elena Boschi, braccio destro di Matteo Renzi e capogruppo di Italia Viva.

Una voce che circola ormai da qualche settimana e viaggia in parallelo a quella per cui già dopo le elezioni regionali che si terranno tra il 20 e il 21 settembre ci potrebbe essere un rimpasto di Governo. Un’occasione per il Partito Democratico che sembra volere il Ministero dell’Interno, mentre per Italia Viva ci sarebbe la possibilità di incrementare la rappresentanza nel Governo (al momento Renzi può contare solamente su Teresa Bellanova all’Agricoltura e su Elena Bonetti alle Pari Opportunità).

In caso di rimpasto, quindi, potrebbe esserci ancora discontinuità al Ministero dell’Istruzione, dove negli ultimi due anni si sono susseguiti ben tre Ministri (Bussetti prima, Fioramonti poi e infine Lucia Azzolina). Nonostante sia a lavoro da pochi mesi, la Azzolina è tra i Ministri più contestati – anche nella maggioranza – e per questo motivo non va escluso un nuovo cambio qualora effettivamente dovesse esserci un rimpasto di Governo.

Tuttavia ad oggi non ci sono certezze in tal senso, anzi se dovessimo scommettere lo faremmo sulla conferma della Azzolina anche per i prossimi mesi. Tuttavia non possiamo essere sordi di fronte alle voci incessanti a riguardo del possibile cambio al vertice del dicastero di Viale Trastevere.

Maria Elena Boschi al posto della Azzolina: perché no

Come prima cosa va detto che la stessa indiziata numero uno a prendere il posto di Lucia Azzolina al Ministero dell’Istruzione ha smentito qualsiasi ipotesi riguardo alla sua nomina come Ministro. Nel dettaglio, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, Maria Elena Boschi ha smentito questa indiscrezione, dichiarando che:

Voglio fare il Ministro dell’Istruzione? No, voglio fare il capogruppo di Italia Viva. Sono tutti chiacchiericci senza fondamento, non c’è nessun rimpasto in vista. Io non chiedo niente, voglio continuare a fare quello che sto facendo. Ciascuno di noi cerca di dare una mano.

La Boschi, quindi, ha definito come fake news la notizia per cui sarebbe pronta a prendere il posto di Lucia Azzolina al Ministero dell’Istruzione. Ma d’altronde, Giuseppe Conte ha sempre difeso l’operato della Azzolina e difficilmente accetterebbe un nuovo cambio al vertice al Ministero, una decisione che non darebbe stabilità al mondo della scuola.

Vero che neppure con gli addetti ai lavori sembrano apprezzare la figura della Azzolina, ma comunque un nuovo cambio al vertice andrebbe ad interrompere per l’ennesima volta un percorso iniziato da pochi mesi.

Senza dimenticare comunque che in queste ore la Azzolina ha raggiunto un risultato non di poco conto: l’autorizzazione del MEF ad assumere poco meno di 85.000 insegnanti, con contratto a tempo indeterminato, già per l’anno scolastico 2020-2021.

Maria Elena Boschi al posto della Azzolina: perché sì

Secondo il Corriere della Sera, nonostante le smentite di sorta ci sono buone possibilità che pochi giorni dopo l’inizio del nuovo anno scolastico ci possa essere un cambio al vertice del Ministero dell’Istruzione.

Per il Corriere, infatti, la smentita della Boschi sarebbe solamente una tattica, in quanto questa sarebbe ben consapevole del piano segreto di Matteo Renzi di incrementare la sua rappresentanza nel Governo. E per questo motivo il leader di Italia Viva spingerà – già dopo le elezioni del 20 e 21 settembre – affinché ci possa essere un rimpasto di Governo, aggiungendo Maria Elena Boschi e togliendo uno dei ministri più contestati negli ultimi mesi, quella Lucia Azzolina colpevole – secondo Renzi – per non aver riaperto le scuole in un periodo in cui in quasi tutta Europa si era ripreso con le lezioni in presenza.

L’intenzione di Renzi, quindi, ci sarebbe, così come il placet della Boschi che per il quotidiano di via Solferino ha sempre avuto il pallino del Ministero dell’Istruzione; bisognerà capire, però, cosa ne pensa il resto della maggioranza, anche se sembra che la Azzolina possa essere vista come sacrificabile a vantaggio di una stabilità governativa.

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Scuola, nuovi indizi sull’addio della Azzolina a settembre ultima modifica: 2020-08-08T06:04:58+02:00 da
Gilda Venezia

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