Conclusi nella notte i voti sugli emendamenti: sì all’assunzione di 100mila precari.
La Stampa 20.5.2015.
ROMA
La Camera ha concluso nella notte i voti sugli emendamenti al ddl scuola ed ha chiuso la seduta che riprenderà questa mattina alle 9,30 per l’esame degli ordini del giorno e per il voto finale sul ddl, previsto alle 13. Negli ultimi due articoli, più tecnici, con le norme transitorie e le coperture è scattato l’ostruzionismo prima della Lega e poi delle altre opposizioni, che ha prolungato la seduta.
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Al terzo giorno di votazioni, il ddl di riforma della scuola Giannini-Renzi, con una raffica di sì, è quindi quasi arrivato in zona traguardo alla Camera. Ieri sera sono stati approvati anche gli articoli 10, quello sulle assunzioni,che lunedì era stato accantonato, e 11 sul periodo di prova di un anno per i neoassunti. «Con piano straordinario oltre 100 mila assunzioni per realizzare autonomia e potenziare offerta, ok art.10 #labuonascuola», annuncia il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, su Twitter.
La maggioranza non ha mollato e ha tirato dritto, con buona pace di chi anche ieri ha protestato e oggi protesterà davanti a Montecitorio e non solo. Il Governo ha però ceduto sul «cinque per mille», capitolo che pur in maniera meno eclatante rispetto alla vexata quaestio del «preside-sceriffo», ha sollevato in queste settimane non poche polemiche e la preoccupazione del Forum del terzo settore per l’estensione della platea dei beneficiari. L’articolo 17 che trattava la materia è stato stralciato dal ddl come avevano chiesto le opposizioni; una decisione frutto della mediazione portata avanti dall’area della minoranza Pd che fa capo a Cesare Damiano. Questione espunta dunque e rinviata – come ha spiegato in Aula il ministro Giannini – a un successivo provvedimento che affronti temi di natura fiscale.
Tuttavia, in buona sostanza, a parte qualche piccolo ritocco qua e là, il testo, a ora, resta quello uscito dalla commissione Cultura. Oggi il ddl sarà licenziato. La partita proseguirà al Senato, ed è lì che i sindacati si aspettano quelle «aperture» promesse dall’esecutivo. Oggi i segretari generali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals si riuniranno per valutare la situazione e decidere i prossimi passi. Intanto, il ministro Giannini li ha convocati per lunedì al Miur. In questo momento storico – ha spiegato il ministro nel corso del programma Dimartedì – «il sindacato ha l’opportunità di dimostrare di essere una forza innovativa e non conservatrice».
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