di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 13.10.2021.
Ultima bozza Iss, Salute, Istruzione, e con il contributo delle Regioni: per gli studenti si considera un contatto con il positivo nelle 48 ore precedenti, per gli insegnanti il criterio orientativo sono almeno 4 ore nelle 48 precedenti all’interno della classe.
Per ridurre al minimo le lezioni on line cambia la strategia per i contagi: meno quarantena e più test. La nuova bozza delle nuove indicazioni redatte da Iss, assieme a Salute, Istruzione e con il contributo delle Regioni, sono alle limature finali, e forse già oggi potrebbero essere rese note. Se è positivo un docente, scatta la sorveglianza “con testing” e si rientra a scuola con un risultato negativo. In presenza di un ulteriore contagiato, per i vaccinati/negativizzati negli ultimi 6 mesi è prevista al sorveglianza “con testing”, mentre per gli altri scatta la quarantena. Per vaccinato si intende chi ha completato il ciclo da almeno 14 giorni. Sei i positivi sono due oltre al prof, ci sarà la quarantena per tutta la classe.
Regole simili se si contagia studente a primarie e secondarie. Continua la scuola in presenza, e si fanno i test. Se un secondo studente è positivo, i compagni non vaccinati vanno in quarantena (e quindi in Dad), mentre i vaccinati restano in presenza. Se i positivi sono tre in una classe, la quarantena scatta per tutti: 10 giorni per i non vaccinati, si scende a 7 per i vaccinati. Per nidi e infanzia (0-6 anni): con un caso positivo quarantena di 10 giorni per tutta la “classe-bolla”.
Seconda la bozza i contatti devono essere identificati in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso o dalle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico) fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso Covid. Per quanto riguarda l’insegnante, o l’operatore, delle scuole primarie e secondarie, si indica un criterio, orientativo e non esaustivo di stratificazione del rischio, pari ad una presenza ≥ di 4 ore anche cumulative nelle 48 precedenti, all’interno della classe in cui è stato individuato il caso Covid, in considerazione delle misure di prevenzione e sicurezza che l’insegnante deve rispettare.
Maddalena Gissi, che guida la Cisl Scuola, vede rischi di violazione della privacy dalle nuove indicazioni sulle quarantene a scuola. «Il testo che abbiamo letto sulla nuova gestione delle quarantene nelle scuole, se confermato – ha detto – introduce degli elementi di violazione della privacy da parte del dirigente o degli addetti al controllo negli istituti perchè richiede una rilevazione del setting: non si può agire violando la privacy in merito alla vaccinazione».
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