Sicurezza

Scuola: quando e come riapre

di Teresa Maddonni, Money.it, 26.11.2020.

Per la scuola ancora incerta la data di riapertura, che comunque dovrebbe essere prima di Natale. Si discute anche sul come rientrare in classe. La questione al centro dell’incontro di oggi tra Conte e la maggioranza sul nuovo DPCM.

Scuola: quando riapre e come lo si dovrebbe forse sapere entro domani quando si terrà il secondo vertice di Conte con la maggioranza, dopo quello del pomeriggio di oggi, per discutere delle nuove misure del DPCM di Natale.

La data per la riapertura della scuolafino a oggi indicata orientativamente, ed è quella per cui propende la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che ieri ha incontrato i sindaci delle città metropolitane, è quella del 9 dicembre, il giorno successivo al ponte dell’Immacolata.

Le Regioni, nell’incontro odierno, hanno tuttavia chiesto al Governo in maniera pressoché unanime di lasciarla chiusa fino all’inizio dell’anno prossimo.

Il rientro a scuola dovrebbe riguardare tutti gli studenti delle scuole superiori oggi in didattica a distanza al cento per cento come anche i ragazzi delle classi seconde e terze delle medie.

Anche il premier Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno parlato di una possibile riapertura della scuola prima delle vacanze di Natale. Centrale è anche la questione del come riapre la scuola tra il problema del congestionamento dei mezzi pubblici di trasporto e il pericolo di assembramenti.

Scuola, quando riapre: le date possibili

Ancora non si sa quando riapre la scuola, ma ci sono delle date possibili tirate in ballo da più parti e ipotesi varie a quanto pare al vaglio del governo.

Azzolina, Conte e Speranza vorrebbero riaprire la scuola prima di Natale e i sindaci però chiedono maggiori garanzie e risposte nella risoluzione di alcune criticità.

Sembra che la più papabile sia proprio la data del 9 dicembre anche se nella giornata odierna si è parlato anche di 14 dicembre, ma in questo caso la data sarebbe simbolica, una sorta di prova prima del rientro ufficiale a gennaio.

Inizialmente si era pensato anche alla riapertura della scuola in presenzadirettamente dopo le vacanze natalizie. Azzolina però non ci sta e in sicurezza e tenendo conto dell’andamento dei contagi vuole far rientrare gli studenti delle superiori in presenza già a dicembre. Il Premier proprio ieri durante la conferenza congiunta con il presidente spagnolo Sanchez si è espresso, ancora una volta, in merito:

“La scuola in presenza va riaperta appena possibile, non appena la curva dell’epidemia lo consentirà.”

Della stessa opinione sembra essere il ministro Speranza ospite due giorni fa a Di Martedì su la7.

“Faremo il possibile per riaprire le scuole in dicembre, dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno.”

E ha aggiunto:

“Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo.”

Di diversa opinione invece è l’infettivologo Massimo Galli che così si è espresso sulla data di riapertura della scuola del 9 dicembre:

“Abbiamo clamorosamente toppato il contenimento dell’infezione dopo il lockdown di marzo. Mi rendo conto che ci sono esigenze diverse come quella della scuola, importantissima, ma il riaprire troppo presto per richiudere sarebbe uno smacco ancora peggiore perché sarebbe costato qualcosa nel mezzo.”

Il nodo cruciale non riguarda solo il quando riapre la scuola, ma anche il come e anche in questo caso si fanno delle ipotesi.

Come riapre la scuola in presenza per i ragazzi delle scuole superiori, e delle medie nelle zone rosse, è altrettanto incerto e per delle conferme toccherà attendere molto probabilmente l’ufficialità del nuovo DPCM.

Come ha già più volte chiarito la ministra Azzolina la scuola riaprirà in modo graduale quindi con buona probabilità la didattica a distanza non verrà totalmente abbandonata, ma si potrebbe procedere con la didattica digitale integrata a tutti gli effetti.

Tra le ipotesi il rientro delle sole prime e quinte classi in presenza o di tutte le classi, ma solo per alcuni giorni a settimana. Ovviamente si tratta di indiscrezioni e non di certezze. Intanto i sindaci che hanno incontrato ieri la ministra Azzolina chiedono ingressi a scuola scaglionati e pongono ancora una volta al centro la questione del trasporto pubblico.

“Abbiamo offerto la nostra massima disponibilità a collaborare con il governo: l’obiettivo comune è di riaprire le scuole.”

È quanto ha affermato Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari proprio al termine dell’incontro con la ministra di ieri.

“La nostra massima e unitaria disponibilità a collaborare, però, non può prescindere da alcuni nodi sui quali siamo tornati a sollecitare la ministra e, per suo tramite, l’intero governo. Bisogna intervenire perché si fissino orari di ingresso e uscita davvero scaglionati e sull’incremento di mezzi di trasporto, soprattutto extraurbani, per garantire che si evitino affollamenti sugli autobus e alle fermate.”

E ancora:

“Servono protocolli sanitari univoci e chiari per fissare le modalità di tracciamento, di quarantena e utilizzo dei test rapidi. Nel corso della riunione è emersa anche la necessità dell’adeguamento tecnologico delle scuole per consentire che la didattica a distanza conti su connessioni efficienti”

Che la scuola possa riaprire a dicembre sembra ormai chiaro, almeno nelle intenzioni, il come invece ancora risulta essere un po’ nebuloso. Forse le prossime ore ci daranno qualche risposta.

Superiori, Regioni chiedono di lasciarle chiuse fino a gennaio

Nel corso del vertice odierno tra il ministro per gli Affari regionali, presidenti di Regione, Anci (Comuni) e Upi (Province), è emersa la volontà degli enti locali di lasciare chiuse le scuole superiori per tutto dicembre.

Maggiori informazioni sul destino degli studenti delle scuole secondarie dovrebbero arrivare domani.

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Scuola: quando e come riapre ultima modifica: 2020-11-27T06:13:13+01:00 da

Gilda Venezia

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