Scuola, scontro nella maggioranza, Pd, Leu e Iv contro Azzolina. “Chieda scusa”. M5S: “Attacchi insensati”

di Alberto Custodero, la Repubblica, 2.5.2020

– Anche dall’opposizione (Forza Italia) polemiche per la frase della ministra dell’Istruzione: “Chi dice che si possono fare concorsi per titoli mente spudoratamente”.

Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina ospite de ”L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24, (Chi dice che “si possono fare concorsi per titoli mente spudoratamente, nessuno sarebbe assunto a settembre perché i tempi non ce lo permettono”) scatenano un vespaio di polemiche bipartisan nel mondo della politica e della società civile.

Un coro di proteste si solleva infatti dal Pd (“Parole offensive”), da Leu e Autonomie (“Sconcerta che offenda chi ha idee diverse”), da Iv (“Schiaffo a Parlamento e famiglie”), da Fi (“Lascia di stucco”). E dal Family day (“Con lezioni a metà sarà un disastro”).

Ma il M5S fa quadrato e difende il proprio esponente di Governo. “Anche oggi – dichiara la capogruppo 5 stelle in commissione Istruzione Bianca Laura Granato – sul concorso per i precari della scuola Azzolina è fatta bersaglio di attacchi insensati solo per aver detto quella che è la realtà dei fatti. È utile ribadire che la ministra dell’Istruzione ha semplicemente detto, in modo pacato, che modificare adesso le norme sul concorso per procedere all’assunzione dei precari a settembre è tecnicamente non fattibile. Si tratta di un’ipotesi non percorribile e bene ha fatto la ministra Azzolina a ribadirlo oggi”.

Pd: “Dichiarazioni gravi e irrispettose”

“La ministra Azzolina oggi è andata in tv dicendo che la maggioranza che vota la fiducia al governo di cui fa parte ‘mente spudoratamente’. Lo ha detto rivolto al Pd, a Leu e al gruppo delle Autonomie che hanno secondo lei evidentemente la gravissima responsabilità di voler lavorare alla stabilizzazione dei precari attraverso una procedura concorsuale differente da un test per crocette fatto in piena pandemia”.

 

Lo scrive su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito democratico. “Sono dichiarazioni gravi e irrispettose della vita di tanti precari, delle forze della maggioranza e dell’autonomia del Parlamento. Sono certo che vorrà scusarsi al più presto per queste irricevibili dichiarazioni”, conclude Orfini.

“Parole sconcertanti e offensive contro i gruppi di Pd, Leu e Autonomie” rincara la dose il senatore dem Francesco Verducci, vice presidente Commissione Cultura e Istruzione del Senato e primo firmatario dell’emendamento Pd-Leu-Autonomie sui concorsi, insieme al capogruppo Andrea Marcucci. “Siamo rei – aggiunge – di aver presentato un emendamento per modificare le procedure del concorso e cancellare la prova iniziale a quiz in presenza, vista l’emergenza sanitaria in atto che con tutta evidenza espone questo iter a rischi reali a partire da una gestione delle prove in presenza con migliaia di persone coinvolte a livello interregionale”.

Aprea (Fi) “Azzolina lascia di stucco”

“I bambini e i ragazzi – afferma la deputata di Forza Italia, Valentina Aprea, responsabile del Dipartimento Istruzione di Fi – hanno tutto il diritto a ritornare a scuola da settembre. Gli annunci del ministro Azzolina lasciano di stucco. Siamo a maggio, il Governo ha tutto il tempo per compiere gli interventi di edilizia scolastica necessari e indicare le nuove modalità didattiche per non dividere gli alunni, penalizzando loro e le famiglie che saranno costrette a compiere salti mortali pur di garantire ai figli il diritto all’apprendimento”.

“E’ bene essere chiari: se a settembre – prosegue Aprea – le attività scolastiche non riprenderanno gli alunni subiranno importanti danni educativi, psicologici e culturali. È oggettivamente scandaloso che a maggio si indichi come soluzione un qualcosa che potrebbe andare bene come piano di riserva, qualora la pandemia non si attenuasse. Il governo ha un vantaggio: il fattore tempo. Lo sfrutti al massimo e compia delle scelte che non danneggino studenti e famiglie. Forza Italia vigilerà e lavorerà in Parlamento affinché ciò accada”.

Fratoianni: “Sconcerta che Azzolina offenda chi ha idee diverse”

“Trovo sconcertante – afferma Nicola Fratoianni portavoce nazionale di Sinistra Italiana – che la ministra Azzolina offenda chi come Sinistra Italiana ha idee diverse dalle sue sul concorso per docenti, ufficialmente presentate in un emendamento al Senato firmato anche dalla nostra capogruppo, Loredana De Petris. E’ inaccettabile e scorretto dichiarare che stiamo mentendo”.

“Un concorso per titoli e servizio si può fare subito così come è necessario un piano pluriennale di assunzioni, per ovviare all’enorme carenza di organico delle nostre scuole. Se ne faccia una ragione la ministra, rispetti il Parlamento, noi da parte nostra continuiamo e continueremo a batterci”.

Iv, da Azzolina schiaffo a Parlamento e famiglie

“Le dichiarazioni della ministra Azzolina – tuonano i deputati di Italia Viva in commissione Cultura Gabriele Toccafondi e Michele Anzaldi – sono uno schiaffo al Parlamento, agli alunni e alle famiglie. Annunciare in un’intervista televisiva e non nelle sedi istituzionali, a quattro mesi dal prossimo anno scolastico, soluzioni non ancora discusse con nessuno appare grave, nonchè totalmente irrispettoso delle commissioni parlamentari. Non è il ministro che decide da solo, in una sorta di replay dei dpcm già visti con il presidente del Consiglio, ma sarà il Parlamento a valutare”.

Non si possono terrorizzare le famiglie con soluzioni come ‘metà a scuola e metà a casa’, peraltro senza che sia chiaro in base a quali criteri, senza avanzare una proposta chiara nelle sedi proprie. E’ un comportamento davvero poco serio, prima venga informato il Parlamento”.

Gandolfini (Family Day): “Con lezioni a metà sarà un disastro”

“Con cinque mesi per trovare soluzioni in sicurezza – commenta Massimo Gandolfini presidente del Family Day – il ministro dell’istruzione Azzolina non trova di meglio che annunciare che da settembre la scuola aprirà con lo svolgimento di lezioni metà a scuola e metà a casa”.

“Si tratta di una follia da tutti i punti di vista: i bambini non avranno una continuità nella formazione; i genitori usciranno fuori di testa per organizzare il loro lavoro in base ai giorni di lezioni domestiche e molti di loro, soprattutto le mamme e i papà dei più piccoli, saranno costretti a dover scegliere tra il mantenimento dell’occupazione e la possibilità di continuare ad istruire i propri figli. Inoltre per tutte le famiglie ci sarà un inevitabile e ulteriore peggioramento delle condizioni economiche dovuto alle spese per le baby sitter e/o i mancati introiti dovuti alla richiesta di nuovi congedi parentali”.

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Scuola, scontro nella maggioranza, Pd, Leu e Iv contro Azzolina. “Chieda scusa”. M5S: “Attacchi insensati” ultima modifica: 2020-05-03T05:52:24+02:00 da
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