ROMA – Sarà il prossimo 30 maggio lo sciopero della scuola. Lo hanno indetto le sigle sindacali confederali: Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, più Snals e Gilda degli insegnanti. Il decreto del governo sul reclutamento dei docenti e la formazione obbligatoria è il motivo che ha scatenato la proclamazione dell’astensione dal lavoro degli iscritti, docenti e personale scolastico.

“La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini”, hanno sottolineato Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio: “Per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, compreso lo sciopero degli scrutini. Stiamo informando in modo capillare i lavoratori della scuola“.

La decisione assunta dai sindacati di categoria è arrivata al termine della riunione che si è svolta questa mattina al ministero del Lavoro, alla presenza del ministro Andrea Orlando (non era presente il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi). “Non c’è stata alcun risposta per modificare il Decreto Legge 36 approvato nei giorni scorsi dal Governo”, hanno spiegato i sindacati. Venerdì scorso c’era stato l’astensione delle componenti sindacali di base, che adesso confluiscono in uno sciopero generale il 20 maggio.

Su tre punti essenziali – affermano i segretari generali – è mancata ogni forma di possibile mediazione: lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione, l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale, la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole.

Il ministro Bianchi questa mattina, a Firenze, ha detto: “Stiamo investendo massicciamente nella formazione dei nostri Insegnanti. Quest’anno abbiamo già assunto tramite concorso 110.000 persone, ne assumeremo altre 150.000 nel corso del 2022 e 70.000 entro il 2024”.

Il prossimo appuntamento sindacale sarà quello dei direttivi unitari, fissato per venerdì 13 maggio.

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