di Beppe Severgnini, Italians, 19.2.2017
– Gentile Severgnini, la Buona Scuola si è presentata come una riforma basata sul merito e sulla responsabilità: i docenti valutano gli studenti (da sempre), i dirigenti valutano i docenti (e qui la cosa si fa mistica, non essendoci in Italia metodologie di pesatura del merito certificate). In teoria i dirigenti vengono a loro volta valutati dagli uffici regionali del Ministero. E qui la cosa si fa comica: le linee guida uscite pochi giorni fa indicano che i dirigenti daranno i voti a se stessi… Le lascio il commento.
Lei è deliziosamente sadica, Alice.
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