di Flavia Amabile, La Stampa 6.8.2023.
Migliaia di precari aspettano gli stipendi di maggio e giugno. I sindacati: ormai è un’abitudine, tanti professori in difficoltà
Il 10 luglio sul gruppo Facebook «Graduatorie Provinciali Docenti (Gps-Gpi) 2022/23 – 2023/24», Luisa Golino lancia la domanda: «A voi è stato pagato maggio? A me non esce neanche l’autorizzazione della scuola su Noipa, anche se a detta loro i pagamenti li hanno autorizzati tutti». Da quel momento è una valanga. Marinella Grillo: «Io non ho visto né maggio né giugno e neanche gli arretrati». Oppure Massimo Sandrelli: «Io sto aspettando ancora quello di aprile, c’è scritto che è in fase di liquidazione. Per quello di maggio invece scrivono che il ministero non ha ancora assegnato le risorse». È lo stesso anche in altri gruppi. Su «Mad – Domanda di messa a disposizione – Quesiti by Alfonso Liberatore» l’ultima domanda sui mancati pagamenti è di ieri pomeriggio.
È capitato di nuovo, insomma. Molti dei precari che hanno svolto supplenze brevi devono ancora ricevere i pagamenti dei mesi di maggio e giugno. I ritardi si ripetono da anni, insieme alle denunce, alle proteste. Durante quest’anno scolastico lo stesso problema si era già presentato con i pagamenti di novembre e dicembre, accreditati poi a gennaio.
Il problema è legato al malfunzionamento del sistema di comunicazione tra il sistema informativo del ministero dell’Istruzione e del Merito e quello del ministero dell’Economia. «I ritardi purtroppo rappresentano un refrain annuale – commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti -. I disagi maggiori nascono quando i ritardi capitano all’inizio dell’anno. Gli insegnanti sono costretti ad aspettare fino a gennaio per avere i pagamenti. Questo crea notevoli difficoltà, sono persone che si spostano dalle città di origine: al disagio che devono sopportare per la precarietà e per i costi da sostenere, si aggiunge anche il ritardo nei pagamenti perché i ministeri competenti si palleggiano gli adempimenti allungando i tempi della liquidazione. È un esempio di scarsa collaborazione istituzionale che va sulla pelle dei cittadini, sono migliaia di persone».
«In passato il fenomeno era piuttosto grave, si verificavano ritardi strutturali anche di sei mesi – spiega Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl scuola -. Negli ultimi tempi la cosa va migliorando, ci sono ritardi quando ci si trova di fronte a situazioni che cambiano lo status giuridico come permessi, aspettative. Questo crea un disallineamento che ha prodotto ritardi». Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Vaditara assicura che il ministero è al lavoro per normalizzare la situazione e che dal prossimo anno i ritardi scompariranno. Il punto 11 del Piano di Semplificazione presentato lo scorso aprile in Consiglio dei ministri, infatti, è dedicato alle supplenze brevi e saltuarie e promette che «si ridurranno significativamente i tempi» di pagamento degli stipendi che oggi sono in media di 4 mesi.
«Il giudizio su quanto le denunce del passato siano state prese effettivamente in carico lo si avrà al momento della ripresa quando sarà il momento di liquidare i primi stipendi», avverte Ivana Barbacci.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Scuola, supplenti senza paga ultima modifica: 2023-08-06T22:54:29+02:00 da
La Voce della scuola, 16.5.2024. Questa mattina a Milano, presso l’ISS Schiaparelli-Gramsci si è svolto…
Informazione scuola, 16.5.2024. Il sottosegretario all'Istruzione Frassinetti ha fornito importanti aggiornamenti sul prossimo reclutamento docenti…
di Teresa Maddonni, Money.it, 15.5.2024. Arretrati bonus mamme lavoratrici pagati a maggio con emissione urgente:…
di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 15.5.2024. Con l’emissione regolare di maggio 2024,…
di Sara Adorno, La Tecnica della scuola, 15.5.2024. Le ultime notizie sulla presentazione delle domande…
di Francesco Di Palma, La Tecnica della scuola, 15.5.2024. Concorso straordinario riservato ai docenti di…
Leave a Comment