di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 9.3.2020
– Fino al 3 aprile nelle scuole e le Università italiane al di fuori della Lombardia e delle 14 province più a rischio, non si svolgerà alcuna lezione: le sedi istituzionali rimarranno comunque aperte, pur con le dovute cautele per evitare il propagarsi del Coronavirus.
Proseguirà, in pratica, la sospensione delle attività didattiche (con oltre 200 mila unità di personale Ata in servizio) già prevista sino al prossimo 15 marzo, ma le lezioni proseguiranno con le modalità della didattica a distanza.
La notizia, dopo l’annuncio serale del 9 marzo da parte del premier Conte dell’allargamento della zona “rossa”, è stata confermata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Niente scuola fino al 3 aprile: ecco il Dpcm. Il testo firmato da Conte
L’annuncio della ministra
La titolare del Miur scrive su facebook che “il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha appena annunciato l’estensione delle misure di contenimento del #Coronavirus su tutto il territorio nazionale. Sarà un’unica grande zona protetta. La decisione riguarda anche le scuole: le attività didattiche sono quindi sospese in tutto il Paese fino al 3 Aprile”.
Questo significa che per le scuole all’esterno delle zone dove sono presenti i casi maggiori di Coronavirus – si tratta della Lombardia e di 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) -, dovrebbero rimane in vita le disposizioni previste dalla Nota ministeriale n. 279 dell’8 marzo.
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Scuole chiuse fino al 3 aprile? No, solo lezioni sospese: lo conferma la ministra Azzolina ultima modifica: 2020-03-10T05:23:57+01:00 da