TuttoscuolaNews, 19.3.2021.
Arrivati i dati del monitoraggio settimanale sull’epidemia di Covid 19. All’appuntamento odierno si è arrivati con un bel gruppo di regioni in zona rossa, dove divieti e restrizioni sono già in vigore da almeno una settimana. Parliamo di Lazio, Lombardia, Campania, Molise, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la Provincia autonoma di Trento che ha visto chiudere le scuole proprio lunedì scorso, 15 marzo. Cosa cambia da lunedì, 22 marzo?
Scuole chiuse: le regioni che potrebbero passare da rosso ad arancione
Chi passa da rosso ad arancione è il Molise, che pare abbia superato la fase più critica: ieri, in particolare, il bollettino ha registrato 81 contagi.
Scuole chiuse: le regioni che restano in zona arancione
Punta a rimanere in zona arancione la Toscana, già caratterizzata da zone rosse a livello provinciale. Arancione anche la Liguria, circondata da un’area di altissima incidenza e penetrazione Covid, le regioni intorno sono di colore rosso. Anche l’Abruzzo resta arancione, ma solo per effetto del Decreto Draghi che ha abolito il giallo in questo periodo.
Sardegna passa da bianca ad arancione
La Sardegna, unica regione ad aver sperimentato la zona bianca, deve fare nuovamente i conti con restrizioni e vincoli più rigidi per bar e ristoranti. Il decreto varato la scorsa settimana dal governo non prevede la zona gialla: dalla zona bianca, quindi, per l’isola si prospetta un doppio salto.
Scuole chiuse: cosa potrebbe succedere il 26 marzo
Tra una settimana, dopo 15 giorni di zona rossa, per molte regioni potrebbe arrivare finalmente il momento di passare all’arancione, con la riapertura delle scuole come primo passo. Parliamo nello specifico, per ora, del Lazio dove “La stima dell’indice Rt è in calo”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
Scuole chiuse: cosa succede in zona rossa
Per quanto riguarda le scuole, ricordiamo che nelle zone rosse sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti). Qui le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado (materne, elementari, medie, superiori, istituti tecnici etc.) si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.