di Rosalba Sblendorio, Reti di Giustizia, 1.6.2021.
L’art. 11 del Decreto Legge 52/2021 ha prorogato sino al 31 luglio 2021 lo stato di emergenza sanitaria in cui da più di un anno versiamo. Sino a tale data resteranno in vigore:
In forza di quest’ultima disposizione, le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni […].
Questo sta a significare che laddove il contesto territoriale sia caratterizzato da un elevato rischio di contagio, gli scrutini non potranno svolgersi in presenza. E ciò a prescindere dal rispetto delle note prescrizioni di sicurezza, quali il distanziamento, l’aerazione, l’igiene personale e ambientale, l’utilizzo di mascherine. Infatti, come sostenuto dal Miur, fino a quando l’emergenza sanitaria persiste, l’obiettivo, ove si reputi necessario, sarà sempre quello di contrastare e contenere la diffusione del COVID-19.
Se, da un lato, lo svolgimento in presenza degli incontri collegiali indubbiamente è importante in quanto, come sostenuto da alcuni docenti, tale modalità costituisce un momento di confronto tra colleghi, dall’altro lato, secondo il Miur:
Infatti, “in presenza o a distanza – come concretamente possibile – l’auspicio è che le prossime operazioni di scrutinio siano occasione per riflettere, insieme, sul significato della valutazione.
Ovvero, nei prossimi incontri collegiali andranno valutati – come sempre – gli apprendimenti di ciascuno, considerando le condizioni personali e di contesto, l’insegnamento prestato e tenendo a mente quella che potremmo chiamare la dimensione “dell’iceberg” … ciò che si può vedere e magari misurare, è infinitamente meno rilevante di ciò che è nascosto sotto la superficie” (nota Miur reperibile all’indirizzo internet https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/m_pi.AOODPIT.REGISTRO+UFFICIALE%28U%29.0000823.28-05-2021.pdf/cf01028c-e3e2-5b32-a725-5c9c35073c5e?version=1.0&t=1622443302029).
In buona sostanza, secondo il Miur, a prescindere dalle modalità con cui si svolgeranno le operazioni di scrutinio, occorrerà:
In tale prospettiva, pertanto, secondo il Miur, le prossime operazioni di scrutinio, a prescindere dalle modalità di svolgimento, potranno costituire anche un’occasione di condivisione delle attività previste nell’ambito del “Piano scuola estate 2021“: un piano, questo, attraverso cui le attività progettate potranno essere al servizio del consolidamento degli apprendimenti in vista della ripresa del prossimo anno scolastico.
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