Scuole senza carta igienica: ora tocca anche ai genitori inglesi

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di Valentina Santarpia, Il Corriere della sera, 2.4.2017

Dopo le polemiche dei tabloid inglesi sulle cattive abitudini italiane, questa volta capita in una elementare del Sussex: colpa dei tagli alla scuola.

– Bastano pochi mesi e dei tagli massicci alla spesa pubblica per capovolgere ogni situazione. Adesso a dimostrarlo contribuisce la decisione di una scuola elementare britannica di chiedere ai bambini di portare la carta igienica a scuola. In Italia accade ormai così di frequente che i genitori neppure ci fanno caso, ma in Gran Bretagna la sola idea sembrava un’eresia. Al punto che lo scorso ottobre William Hardy, suddito di sua maestà con un figlio iscritto in una elementare milanese, aveva segnalato l’episodio ai tabloid del suo paese generando polemiche sulle abitudini italiane. Erano seguite precisazioni della scuola, statistiche sul fatto che in Italia la richiesta dei carta igienica è diffusa nel 35 per cento degli istituti, corsivi beffardi sui giornali anglosassoni. In Gran Bretagna, del resto, per l’istruzione pubblica i cittadini storicamente non sono mai stati costretti a sborsare granché. Le famiglie pagano le divise e le gite extra, ma libri, quaderni e anche le matite vengono fornite dalla scuola, che nel caso di bambini indigenti provvede pure a somministrare colazioni e pranzi caldi gratis.  

Una lettera per i beni di prima necessità

Una scelta di sostegno alla formazione delle nuove generazioni, che, dopo l’ultimo bilancio, che ha inciso in modo pesante sul capitolo istruzione, sta cominciando ad essere meno adamantina. Al punto che, per la prima volta, la preside della scuola elementare St John’s di Crowborough, nel Sussex, ha mandato una lettera ai genitori in cui chiedeva aiuto con beni di prima necessità. Come donazione, in occasione di una giornata di solidarietà, ha chiesto di inviare “fazzoletti di carta, tubetti di colla, matite, scotch e ovviamente anche carta igienica”. Sarà per via di quell’ovviamente, sarà perché non era mai accaduto, ma la lettera ha fatto il giro del paese e scatenato proteste e discussioni. In realtà le reazioni sono state più da parte delle altre famiglie che non da quelle della scuola, che ha oltre duecento allievi ed è giudicata buona e attenta alle famiglie e al loro benessere dall’Ofsted, l’ente inglese che certifica la qualità dei centri di istruzione.

La versione della preside

Secondo la preside i genitori hanno capito a quale pressione sono costretti gli istituti, che con fondi decurtati devono far fronte a costi pari a quelli del passato, se non maggiori. Quindi, non potendo chiedere aiuto a madri e padri per l’insegnamento, si è deciso di coinvolgerli sul fronte delle cose pratiche. Come appunto la scorta di carta igienica, che in una scuola elementare è fondamentale, ma ha dei costi che andrebbero detratti dal capitolo di spesa per specialisti ed attività formative. Un male comune a quello dei genitori italiani, che sarebbero certo più felici di contribuire con pacchi da dodici di rotoli supersoffici, se sapessero poi di poter contare su ore gratuite di doposcuola dedicate allo sport, alla musica, all’insegnamento delle lingue o del computer. Come accade regolarmente alle famiglie in Gran Bretagna.

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Scuole senza carta igienica: ora tocca anche ai genitori inglesi ultima modifica: 2017-04-03T05:20:12+02:00 da
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