Sicurezza edifici scolastici, in aumento i crolli, i fondi però…

dal blog di Gianfranco Scialpi, 27.9.2019

– Sicurezza edifici scolastici, in aumento i rischi di crollo. L’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, presentato ieri, senza troppi giri di parole conferma la pericolosità delle scuole.

Sicurezza edifici scolastici, non ci siamo!

Sicurezza edifici scolastici, siamo ben lontani dall’obiettivo di scuole a prova di terremoto o a basso tasso di crollo…
Il rapporto Cittadinanzattiva 2019, presentato ieri è impietoso. Tra settembre 2018 e luglio 2019 settanta scuole sono crollate 70 edifici scolastici ( un crollo ogni tre giorni) Il peggior dato di sempre!  Le nostre scuole, quindi rimangono insicure, confermando l’immagine di potenziali tombe.
Il rapporto (abstract ) registra che esistono  tre velocità sulla sicurezza degli edifici, rilevando che due scuole su cinque si trovano in zone ad elevata sismicità, un edificio scolastico su tre è inaccessibile per la presenza di barriere architettoniche, e infine solo il 7% delle scuole ha meno di trent’anni.
Si registrano dei miglioramenti rispetto allo scorso anno, ma il traguardo della piena sicurezza è ancora lontano.  Ad esempio dodici mesi fa il Rapporto registrava  che ” Il 73% delle scuole monitorate è situato in zona a rischio sismico

I fondi esistono, ma la burocrazia…

Quindi la situazione resta ad alto rischio. Quello che preoccupa sono i fondi. Ci sono, anche se non coprono tutte le esigenze.

 

Purtroppo è difficile spenderli.
Si legge: “Questa ricognizione dei fondi stanziati, forse neanche completa, dimostra quanto sia lungo e difficile spenderli. Perché? Troppi i filoni (ne abbiamo conteggiati 15!) che forse andrebbero maggiormente accorpati e di cui è difficile seguire l’andamento complessivo; è difficile capire effettivamente a che punto ci si trovi rispetto all’intervento in corso o da realizzare, se non andando a intervistare il singolo Comune (ammesso che risponda in tempi brevi). Per questo andrebbe ripristinato e aggiornato il sistema di web
gis creato dalla Struttura di Missione dell’Edilizia scolastica (attualmente soppressa), che consentiva il  reperimento delle informazioni relative agli interventi in corso per ogni singolo Comune italiano e che potrebbe far parte della Nuova Anagrafe; vanno sburocratizzati e semplificati alcuni passaggi tra enti territoriali e di controllo senza pregiudicare la trasparenza e la legalità dell’intero iter; non conoscere
l’esito, ad esempio, delle indagini preventive realizzate, sia di quelle diagnostiche relative a solai e controsoffitti sia delle verifiche di vulnerabilità sismica, ingenera ancor di più nei cittadini timori e preoccupazioni.”

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Sicurezza edifici scolastici, in aumento i crolli, i fondi però… ultima modifica: 2019-09-28T04:08:38+02:00 da
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