inviata da Sergio Torcinovich, 20.6.2020

Il raddoppio dei finanziamenti destinati alla scuola privata contravviene al principio dettato dalla Costituzione che afferma chiaramente l’esistenza della scuola privata, ma “senza oneri per lo Stato”.

Apprendo dalla stampa che sarebbe stato raggiunto l’accordo nel Governo giallo rosa per un raddoppio dei finanziamenti destinati alla scuola privata, eufemisticamente definita “paritaria”. Ai diplomifici, insomma.

Ma come? la Costituzione dice chiaramente che la scuola privata può sì esserci, ma “senza oneri per lo Stato”. Va bene, gli scaltri democristiani vollero inserire “il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione” per poter argomentare che quel “senza oneri per lo Stato” si riferiva solo all’istituzione di scuole, non anche al loro finanziamento in itinere. Si trattava di dare soldi alle scuole clericali, che magari qualche dignità avevano.

Oggi invece sono i furbi “liberisti” che puntano al foraggiamento dei diplomifici, dove magari lavorano gratis (sì, gratis!) giovani insegnanti che così accumulano punteggio per scappare, appena possibile, nella scuola pubblica, dove almeno il diritto alla retribuzione viene ancora riconosciuto.

Eppure, ad ogni settembre si elevano alti lai alla scuola pubblica, lamentandone carenze e segnalandone lo sfascio dovuto a una quasi quarantennale scriteriata politica di tagli indiscriminati, riforme folli e contraddittorie che ne hanno umiliato gli operatori e reso quello italiano il popolo più ignorante tra i paesi sviluppati. E col Covid si sono scoperte (!) le classi pollaio, e giù peana sugli insegnanti meno pagati d’Europa che tengono duro garantendo un servizio dignitoso nelle peggiori condizioni possibili …

Qualcosa non quadra, evidentemente. Evidentemente, chi voleva abolire-il-valore-legale-del-titolo-di-studio è riuscito nel suo intento in via surrettizia: oggi, in una società castale come quella italiana, il diploma e financo la laurea non devono comportare migliori prospettive di vita e lavoro per le classi subalterne. No, ognuno deve stare al suo posto.

La selezione va attuata in luoghi più controllabile dei posti dove si produce cultura e intelligenza; anzi, cultura e intelligenza sono cose pericolose, da non permettere al volgo.

Sergio Torcinovich

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Soldi ai diplomifici ultima modifica: 2020-06-29T15:11:21+02:00 da
Gilda Venezia

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