Esami di Stato

Sono queste le idee del ministro sulla maturità?

Astolfo sulla luna, 20.6.2021.

Si potrebbe dire che la misura è colma, solo se si sapesse che non ci saranno altre esternazioni. Purtroppo il titolare del dicastero dell’istruzione ha tempo ancora una decina di giorni per rilasciare raffiche di interviste sull’argomento Esame di Stato, pomposo appellativo con il quale ancora si designa una prova sempre più striminzita di conclusione del percorso di istruzione secondaria. Ci piacerebbe sperare in una smentita, magari una di quelle note di rettifica che si usavano un tempo da parte delle redazioni delle testate cartacee ora quasi esclusivamente online.

In ordine cronologico rovesciato, ecco le idee del prof. Patrizio Bianchi sulla maturità:

La valutazione deve riguardare non solo il colloquio finale, ma l’intero percorso formativo compiuto dal ragazzo. Fin qui niente di strano, peccato che il soggetto di tale operazione siano i commissari “esterni”. Refuso redazionale (Repubblica online) o scivolone del ministro?

Nella stessa intervista l’ex rettore dell’università di Ferrara, smentendo ancora chi sostiene che quest’anno l’Esame avrebbe potuto includere una prova di italiano, ci tiene a sottolineare che è previsto l’elaborato scritto, il quale è una vera e propria tesi da discutere: aggiunge che i ragazzi sono entusiasti di questa idea. Noi semplici “operatori della scuola” abbiamo un’impressione molto diversa circa l’accoglienza da parte dei nostri studenti di questa incombenza che han dovuto affrontare nell’ultimo periodo di scuola, svolto in presenza, con gli immancabili compiti ed interrogazioni da affrontare per concludere degnamente un travagliatissimo anno scolastico. Immaginiamo l’obiezione, peraltro già formulata dal prof. Bianchi, circa la necessità di cambiare il metodo di insegnamento, che non dovrebbe essere più trasmissivo, basandosi invece sulle infinite risorse della didattica a distanza nell’implementare il famoso learning by doing. Detto fra noi, questa rivoluzione metodologica è già avvenuta in casa del ministro, se è vero che gli studenti universitari trovano talmente utile imparare a distanza, così da opporre una certa resistenza alla ripresa delle lezioni in presenza: evidentemente i professori universitari sono così bravi nel loro mestiere, tanto da rischiare di perderlo. A parte le battute, e per tornare all’elaborato scritto, se vogliamo prestar fede ad un recente articolo di una testata del settore scolastico[1] , il bias ottimistico e in alcuni casi il bias dell’illusione del controllo, spingono diversi studenti a sperare di farla franca, attuando le solite operazioni di copia/incolla dal web. In alternativa, aggiungiamo noi, possono sempre acquistare un “elaborato” da un solerte prestatore d’opera intellettuale. Queste semplici osservazioni dovrebbero far riflettere il ministro – e ciò a prescindere dallo stato d’animo dominato dalle emozioni negative con il quale gli studenti delle quinte affronteranno l’esame[2] – riguardo all’entusiasmo con il quale i candidati hanno accolto l’idea dell’elaborato.

Sempre con l’intento di respingere le critiche sulla mancanza dello scritto all’esame, in un’esternazione di qualche tempo fa il prof. Bianchi è incappato in un altro scivolone, dichiarando che l’argomento per l’elaborato è stato assegnato a marzo. In effetti, se gli studenti di quinta avessero avuto due, tre mesi di tempo per ragionare sulla traccia loro assegnata – in un periodo in cui, fra l’altro, l’impegno didattico era allentato dalle settimane di DAD che intervallavano quelle in presenza – forse avrebbero potuto affrontare questa prima parte del colloquio in modo più meditato e sereno, considerata anche l’importanza della capacità di collegamento interdisciplinare ai fini della valutazione. L’idea del ministro sarebbe buona, peccato che il bias ottimistico – osservato negli studenti – in questo caso lo abbia clamorosamente travolto, considerato che lui stesso ha firmato un’ordinanza in cui si fissava al 30 aprile la data di assegnazione della suddetta traccia. Restiamo in attesa di smentita.

Non vorremmo infierire, ma non possiamo esimerci dal ricordare un’altra uscita del nostro, più o meno contemporanea a quella appena citata, nella quale per un attimo si è messo nei panni dei commissari (interni) d’esame; più o meno egli ha dichiarato: “fossi il docente incaricato di scegliere l’argomento di avvio del colloquio, assegnerei i primi tre articoli della Costituzione”. Qui il discorso si fa più complesso, oserei dire da specialisti: dal momento che il famoso “elaborato” sostituisce la seconda prova scritta, la materia – come tutti sanno – cambia a seconda dell’indirizzo scolastico. Ora, per restare nel settore liceale, al classico greco e latino, allo scientifico matematica e fisica, al linguistico due lingue straniere, e così via. Non voglio dilungarmi nell’elenco, quasi interminabile, delle materie oggetto della vecchia seconda prova, certo è che qui i casi sono due: o il ministro è talmente abile nei collegamenti da scorgere una specifica attinenza fra – poniamo – il principio giuridico di eguaglianza  formale/sostanziale e il principio fisico di equivalenza massa-energia, oppure riesce a combinare l’educazione civica con gli studi di funzione o la figura del pater familias. Non vogliamo nemmeno sospettare che il prof. Patrizio Bianchi, ministro dell’istruzione della Repubblica italiana, non sappia che l’unico indirizzo di studi, fra i tanti previsti nelle scuole superiori italiane, nel quale si possa esplicitamente indicare gli argomenti da lui suggeriti per l’elaborato sia il liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale, dove compare diritto ed economia (assieme a scienze umane) come materia specifica dell’elaborato.

Sia come sia, ci permettiamo un’ultima osservazione: non risulta che questi ed altri svarioni del ministro, siano stati ripresi dagli “organi di informazione”. Ci sembra invece che, anche per dichiarazioni molto meno imprecise, la ministra che lo ha preceduto sia stata impallinata a dovere: che sia anche questo un effetto della grande ammucchiata all’ombra dell’attuale grande capo del governo italiano?

20 giu. ‘21                                                                                                                             Astolfo sulla Luna

[1]    Tecnica della Scuola online “Maturità 2021: “elaborati” agli esami di Stato copiati ingenuamente da internet”;

[2]    Orizzonte scuola online “Maturità 2021, per gli studenti esame compromesso da Dad. Per 7 su 10 la preparazione è stata rovinata”.


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Sono queste le idee del ministro sulla maturità? ultima modifica: 2021-06-21T07:00:23+02:00 da
Gilda Venezia

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