Sostegno non c’è obbligo con il consulente della famiglia

Gilda VeneziaInformazione scuola, 5.11.2025.

Il docente di sostegno non è obbligato a sentire il consulente della famiglia.

Gilda Venezia

Il docente di sostegno non è obbligato a sentire il consulente della famiglia, anche se la collaborazione è importante per il benessere dell’alunno. La comunicazione e il lavoro di squadra con la famiglia sono fondamentali, ma le decisioni sulla gestione del sostegno e la programmazione devono essere definite e formalizzate all’interno del Piano Educativo Individualizzato (PEI), in collaborazione con tutto il consiglio di classe e il gruppo di lavoro.

Ruoli e responsabilità

Docente di sostegno: Ha il compito di costruire un rapporto di fiducia con la famiglia, concentrandosi sulle potenzialità dell’alunno e puntando alla sua futura autonomia.

Consulente della famiglia: Se presente, il suo ruolo è di fornire supporto e indicazioni alla famiglia.
Il docente di sostegno dovrebbe tener conto dei suoi suggerimenti, ma non è tenuto a seguirli rigidamente, specialmente se contrastano con il PEI o la programmazione didattica.

Famiglia: Deve collaborare con la scuola, ma senza sostituirsi al lavoro del docente di sostegno. La comunicazione deve avvenire attraverso canali formali e le decisioni devono essere prese collegialmente.

 

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Sostegno non c’è obbligo con il consulente della famiglia ultima modifica: 2025-11-05T17:08:01+01:00 da
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