Spesa per l’istruzione, confermato il disinvestimento

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi,  4.10.2021.

Spesa per l’istruzione, la pandemia non ha insegnanto nulla. Si prosegue con il disinvestimento. Poi però non lamentiamoci dei suoi effetti.Gilda Venezia

Spesa per l’istruzione, risolvere le fragilità del sistema

Spesa per l’istruzione, il virus sembra non averci insegnato nulla. La pandemia ha avuto il grande merito di mettere in risalto le fragilità dei sistemi-paesi. Nel caso italiano sono emerse tutte le criticità della Sanita e della Scuola. Circoscrivendo la nostra breve riflessione sulla formazione, si sono evidenziati nodi sull’arretratezza tecnologica, intesa non solo come disponibilità di dispositivi, bensì come ritardo culturale e professionale. Mi riferisco all’uso improprio della modalità a distanza, basata sulla trasmissione dell’insegnamento e poco sull’apprendimento.
Altro nodo è rappresentato dalle  classi pollaio confermate quest’anno e  che coesistono con il D.M. 18.12.75 contravvenendo alle disposizioni sul distanziamento. A questo aggiungo il grande ostacolo a una scuola realmente inclusiva, obiettivo quasi sempre relegato alla produzione di carte e agli adempimenti burocratici.
Non ultimo il problema di una valorizzazione reale della professionalità del docente con stipendi europei. Per raggiungere l’obiettivo occorre chiedere prima o contestualmente il superamento della  gabbia salariale, rappresentata dal D.Lvo 29/93, invece che lanciare proclami di aumenti irrealizzabili.

Si gira pagina, anzi si torna indietro

Queste e altre fragilità giustificherebbero una maggiore attenzione verso l’istruzione. Al di là dei proclami di queste settimane sulla centralità della scuola, utilizzata come schermo per il vero motivo assistenziale, si torna lla normalità pre-Covid. In altri termini è confermata l’idea che la scuola rappresenta una spesa e non un investimento per il futuro, ignorando quando dichiarato da Derek Bok, presidente emerito dell’Università di Harvard:  “Se pensate che l’istruzione sia un costo, provate con l’ignoranza“.
Sul profilo Facebook il giornalista di Repubblica C. Zunino scrive: ” Ieri 29 settembre è stata varata dal Consiglio dei Ministri la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef), il documento che dovrebbe contenere le linee programmatiche del Governo circa i finanziamenti nei prossimi anni. Gli studenti di Link Coordinamento universitario, Unione degli studenti e Rete della conoscenza dichiarano: “Nella nota apprendiamo che nei prossimi anni è previsto un costante calo delle risorse investite sull’istruzione in rapporto al Pil nazionale: si passerebbe dal 3,9% attuale al 3,2% nei prossimi decenni. Crediamo sia grave e poco lungimirante ridurre i fondi per il sistema di istruzione in una fase in cui bisognerebbe potenziarlo per rilanciare il Paese.”

Breve riflessione

Se questo è il contesto non  lamentiamoci degli scarsi risultati negli apprendimenti registrati dall’Invalsi ed erroneamente attribuiti alla Dad. Argomento utilizzato per giustificare il ritorno in presenza, come se questa modalità avesse le caratteristiche di risolvere i problemi strutturali della scuola italiana. La conferma di quanto scritto, proviene da R. Ricci responsabile Invalsi: “Ingiusto attribuire questi risultati alla didattica a distanza. La DaD può avere fatto alcune cose e altre no ma è evidente che parliamo di problemi aggravati dalla pandemia ma preesistenti.”
Se non si investe nella scuola  sarà difficile sostituire lo scenario ipotizzato dal filosofo U. Galimberti. Partendo dalla comunicazione di  Salvini con Morisi, ha dichiarato: “Il suo successo è dovuto proprio a una diffusione dell’ignoranza. In una società complessa, dove la gente fa fatica a orientarsi, chi offre una soluzione semplice e, magari a livello emotivo, inapplicabile, funziona. Ma la domanda è: costoro sono all’altezza della politica che dovrebbe provvedere al bene comune o semplicemente si preoccupano di quante persone li seguono sui social? Questo è il problema grave. Ma è l’ignoranza il vero cavallo che consente al “capitano” di muoversi nella modalità con cui si è finora mosso”.

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Spesa per l’istruzione, confermato il disinvestimento ultima modifica: 2021-10-04T13:56:04+02:00 da

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