di Antonio Cosenza, Money.it, 28.1.2020
– Taglio del cuneo fiscale: tra i dipendenti pubblici il personale scuola è tra quelli che ne trarrà maggiore vantaggio. Solo per il 2020 si parla di un risparmio di 441,00€, grazie ad un incremento netto di 73,49€.
Gli insegnanti saranno tra i dipendenti pubblici che più beneficeranno del taglio del cuneo fiscale annunciato dal Governo.
A fare i conti in tasca ai dipendenti pubblici, facendo chiarezza su cosa cambierà per gli stipendi una volta che il taglio del cuneo fiscale sarà operativo (ricordiamo che questo partirà da luglio 2020), è il Sole 24 Ore, il quale tenendo conto del livello attuale delle retribuzioni ha effettuato un calcolo degli aumenti derivanti dalla riforma fiscale.
Noi stessi pochi giorni fa vi abbiamo parlato di come il taglio del cuneo fiscale influirà sugli stipendi delle Forze Armate e di Polizia; non sarà però il personale in divisa a beneficiare maggiormente del taglio del cuneo fiscale, poiché per questi ci saranno aumenti appena superiori ai 20 euro al mese (visto l’importo della retribuzione percepita).
Possono sorridere, invece, gli insegnanti e il personale della scuola, i quali sono – insieme ai dipendenti nei ministeri e negli enti locali – coloro che più trarranno vantaggio dal taglio del cuneo fiscale, con un guadagno che si avvicina ai 450,00€ per il solo 2020.
Taglio del cuneo fiscale: cosa prevede
Prima di vedere quanto gli insegnanti guadagneranno grazie al taglio del cuneo fiscale operativo da luglio è bene fare un passo indietro e ricordare quanto previsto dal provvedimento.
Ebbene, per coloro che hanno un reddito che non supera i 28.000€ spetta un bonus mensile di 100,00€ (sotto forma di credito di imposta). Oltre a questa soglia, invece, spetta una detrazione che comporterà un innalzamento dello stipendio netto, nella misura pari a:
- +97,00€ mensili per i redditi compresi tra i 28.000€ e i 29.000€;
- +94,00€ mensili per i redditi compresi tra 29.000€ e 30.000€;
- +91,00€ mensili per redditi compresi tra 30.000€ e 31.000€;
- +88,50€ mensili per redditi compresi tra i 31.000€ e i 32.000€;
- +85,70€ mensili per redditi compresi tra 32.000€ e 33.000€;
- +83,00€ mensili per redditi compresi tra 33.000€ e 34.000€;
- +80,00€ mensili per redditi compresi tra 34.000€ e 35.000€;
- +64,00€ mensili per redditi compresi tra 35.000€ e 36,000€;
- +48,00€ mensili per redditi compresi tra 36.000€ e 37.000€;
- +32,00€ mensili per redditi compresi tra 37.000€ e 38.000€;
- +16,00€ mensili per redditi compresi tra 38.000€ e 39.000€.
Sopra questa soglia la detrazione scende progressivamente, fino a non comportare alcun vantaggio per coloro che hanno un reddito annuo pari ai 40.000€.
Taglio del cuneo fiscale: quanto guadagnano gli insegnanti
Come spiegato dal Sole 24 Ore, tra i dipendenti pubblici sono i ministeriali a guadagnare di più grazie al taglio del cuneo fiscale. Per questi, infatti, si parla di un risparmio di 600€ in soli sei mesi, ossia da luglio (quando il taglio del cuneo fiscale sarà operativo) alla fine dell’anno. Insomma, un bonus di 100,00€ che comporterà un aumento di stipendio persino superiore a quello garantito dall’ultimo (e probabilmente anche dal prossimo) rinnovo di contratto.
Subito sotto ai ministeriali ci sono i dipendenti degli enti locali, per i quali si parla di un incremento medio di 483,00€ per l’ultimo semestre dell’anno, seguiti poi dal personale della scuola.
Secondo i calcoli effettuati da Il Sole 24 Ore, infatti, per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), così come per gli insegnanti, ci sarà un aumento medio di 441,00€ dello stipendio netto dell’ultimo semestre dell’anno.
Mensilmente, quindi, si parla di un incremento netto di 73,49€; un vantaggio considerevole se si considera che con l’ultimo rinnovo ci fu un aumento sì di 85,00€, ma lordi.
Meno bene va però ai dipendenti delle Università per i quali, visto l’elevato reddito annuo (che si aggira sui 39.600,00€) sono previsti incrementi di appena 5,79€ al mese.
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