Stipendio docenti: l’Italia tra i 6 paesi con stipendio bloccato, neppure in Romania e Turchia

Orizzonte_logo14di Giulia Boffa,  Orizzonte Scuola   5.10.2015.

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Durante la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, la rete Eurydice ha pubblicato una raccolta di dati sugli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto europei, dal livello preprimario a quello dell’istruzione secondaria superiore in 36 paesi europei dal titolo: “Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe – 2014/2015”.

Tra i dati della ricerca emerge che ad esempio un insegnante tedesco delle scuole secondarie superiori può arrivare a uno stipendio lordo massimo di 63 985 € all’anno, mentre un insegnante bulgaro dello stesso livello di istruzione arriva al massimo della sua carriera a guadagnare 6 626 € annui lordi.

Gli insegnanti del Lussemburgo sono quelli che percepiscono gli stipendi lordi annui più alti arrivando a un massimo di 125 671 €.

Gli insegnanti italiani, in generale, sono tra quelli che hanno uno scarto minore tra lo stipendio annuo lordo minimo e massimo. Un insegnante di liceo, per esempio, guadagna, a inizio carriera, 24 669 € e, a fine carriera, arriva al massimo a 38 745 €; mentre un insegnante francese inizia con uno stipendio di 25 228 € per arrivare poi a un massimo di 47 477 €.

La differenza tra il salario minimo e massimo è correlato anche agli anni di servizio. I Paesi in cui si raggiunge in poco tempo il massimo dello stipendio sono Danimarca, Estonia, Malta, Finlandia e Scozia: qui si può raggiungere il massimo salariale con soli 20 anni di servizio. In Irlanda del Nord, si raggiunge il massimo dello stipendio, circa il 70% in più, in 10 anni di carriera. In Lussemburgo  si può aumentare il salario del 77% dopo 27 anni di servizio. In Italia si può arrivare al 50% di aumento dello stipendio dopo circa 40 anni di servizio.

Un altro dato interessante è che dopo numerosi anni di crisi economica e di tagli, gli stipendi degli insegnanti sono aumentati nella maggioranza dei paesi europei.

Tra i 23 paesi europei che hanno visto aumentare gli stipendi dei propri insegnanti, 11 di questi, tra cui la Germania, hanno fatto rientrare l’aumento salariale in quello più generale di cui hanno beneficiato tutti gli impiegati pubblici. In 7 paesi, tra cui la Francia, i cambiamenti sono stati veramente minimi: dell’1% o anche meno. In soli 6 paesi, tra cui l’Italia, gli stipendi degli insegnanti continuano a rimanere congelati.

La differenza tra salario minimo iniziale e finale per i presidi non è così marcata come per gli insegnanti. Sebbene l’aumento dello stipendio negli anni non è enorme, è comunque più alto degli insegnanti, essendo più alto quello iniziale. I DS in Grecia, Spagna, Polonia, Slovacchia, Turchia e Finlandia, non ricevono più del 30% per lo stipendio di fine carriera. Nella secondaria superiore in Irlanda e nel Regno Unito si arriva anche a prendere più del doppio dello stipendio iniziale. Non ci sono dati per l’Italia.

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