Piccola gaffe del ministero dell’Istruzione e del Merito. In una nota, il dicastero di Giuseppe Valditara ha ammesso la presenza di un quesito sbagliato nella prova scritta del concorso docenti Pnrr 2 dello scorso 27 febbraio. La domanda incriminata è stata annullata perché privo di una risposta corretta tra quelle proposte. Una svista che ora ha portato l’amministrazione a indire una nuova prova, fissata per il prossimo 5 maggio. Il quesito riguardava l’ambito psicopedagogico e recitava: «Il concetto di “diffusione di identità” è stato proposto da: [a] Milton Erikson. [b] Jean Piaget. [c] Sigmund Freud. [d] John Bowlby.». Nessuna delle risposte, però, risultava corretta. A far emergere l’errore sono state 43 segnalazioni da parte dei candidati che hanno portato la Commissione nazionale, incaricata della validazione dei quesiti, ad ammettere l’incongruenza.
L’esame (a scelta) di 5 minuti
Il ministero ha chiarito che, per garantire equità e trasparenza, il quesito sarà rimosso dalla valutazione, senza assegnazione di punteggio. Tuttavia, per chi ha sostenuto la prova nel turno interessato, verrà somministrato un nuovo quesito in una sessione che durerà solo 5 minuti. I candidati potranno scegliere se partecipare oppure mantenere il punteggio della prova già svolta, escluso il quesito errato che varrà – se si sceglie questa seconda strada – zero punti.
Strafalcione al concorso scuola, il ministero ammette: un quesito era sbagliato. Si rifà l’esame, ma dura 5 minuti ultima modifica: 2025-04-10T07:11:24+02:00 da