ROMA – Hanno convocato i genitori  a scuola per comunicare la bocciatura del figlio, 15 anni, iscritto al primo anno di un Istituto tecnico industriale di Roma. L’Itis Di Vittorio Lattanzio di via Teano, sulla Prenestina. I genitori hanno aggredito il giovane docente, 24 anni a ottobre, e l’hanno mandato all’ospedale. Con un trauma cranico e alla schiena, un principio di soffocamento. Il padre, dopo averlo riempito di calci e  pugni, ha cercato di strozzarlo.

E’ accaduto ieri pomeriggio, nel corso degli scrutini aggiuntivi della scuola. Il professore di Aversa, primo anno di insegnamento, assistente tecnico del laboratorio di disegno, era nel collegio che doveva comunicare la cattiva notiiza. La scuola, racconta una coordinatrice, aveva illustrato alla famiglia l’andamento del ragazzo nel corso dell’anno. Il registro elettronico ne era stato impietoso testimone. Dopo un breve preambolo della professoressa di disegno, è arrivata la certificazione: “Vostro figlio, purtroppo, dovrà ripetere l’anno scolastico”. I due genitori si sono alzati in piedi, hanno iniziato a insultare i professori presenti, il preside. Il dirigente scolastico si è allontanato: il padre ha cercato di colpirlo alle spalle. E’ intervuto il giovane professore, ha spostato il preside per evitargli i colpi e ha preso un pugno in faccia. Il padre del ragazzo bocciato, fuori controllo, si è accanito sul docente: pugni, calci, e non si è fermato quando il giovane è crollato a terra. Si è lanciato sopra e gli ha portato le mani al collo: “Non riusciva a liberarsi”, raccontano testimoni. Il professore di Aversa è stato trasportato in ospedale in ambulanza, quindi ricoverato sotto osservazione. “E’ una famiglia problematica”, dicono adesso a scuola.

Nell’hinterland di Treviso, ieri mattina, una scena analoga. Un padre quando ha saputo che il figlio era stato bocciato ha preso l’auto, è andato a scuola e ha iniziato a inveire contro i docenti. Spaventati, i professori hanno chiamato i carabinieri. Il padre – si legge sulla Tribuna – sosteneva con rabbia che quest’anno per il ragazzo, seguito da centri specialistici, non c’era stato docente di sostegno. Abbandonato, il livello del rendimento sarebbe precipitosamente sceso. Il padre, successivamente, si è scusato con i docenti.

Il 2018 è stato un anno molto difficile da questo punto di vista. Allo scorso 12 aprile erano state registrate ventiquattro aggressioni di docenti da parte di alunni e genitori e nei successivi due mesi gli episodi sono proseguiti. Nell’intero anno scolastico sono state trentacinque le aggressioni a scuola: diciassette da parte di genitori. Venerdì scorso a Caselle, in provincia di Padova, una madre, dopo un 4 in Inglese rimnediato dal figlio, è andata a cercare l’insegnante e l’ha spintonata per le scale facendole spaccare un labbro. Il ragazzo è stato bocciato, la mamma ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo.

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