di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 11.11.2018
La trasparenza degli atti amministrativi di una scuola è un principio fondamentale per una buona rendicontazione sociale pubblica e condivisa, è per questo che il Direttore Generale di ogni Ufficio Scolastico Regionale è il responsabile della trasparenza delle scuole della propria regione ed è, ai sensi dell’art.1 del DM n.303 dell’11 maggio 2016, anche il Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
È utile sapere che successivamente al suddetto DM 303 firmato dall’ex Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, anche la Ministra Valeria Fedeli ha emanato il DM 325 del 26 maggio 2017 in cui si cita espressamente la delibera ANAC n.831 del 3 agosto 2016, in cui a pag. 56, paragrafo riferito alle Istituzioni scolastiche, in cui si specifica che le funzioni RPC (Responsabile della Prevenzione della Corruzione) e RT( Responsabile della Trasparenza) sono attribuite alla stessa persona, ovvero al Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale, o per le regioni in cui è previsto, il Coordinatore regionale.
Nei siti istituzionali di alcune scuole, l’area dedicata all’Amministrazione Trasparente non riposta nemmeno la vigente normativa sulla trasparenza e i bandi pubblici non sempre vengono pubblicizzati, non compare nemmeno una corretta rendicontazione sociale di come vengono spesi i fondi di Istituto, i fondi europei e i tanto criticati fondi per la valorizzazione della professionalità docente.
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I dirigenti scolastici, facendo un torto ai propri Direttori Generali degli uffici scolastici ( veri responsabili sulla trasparenza) e ai docenti tutti, non pubblicano mai gli organici dell’autonomia, i dati aggregati della rendicontazione del fondo di Istituto o del miglioramento dell’offerta formativa, non si vede traccia della pubblicazione dei decreti di assegnazione dei docenti alle classi e del personale Ata ai plessi, a volte non si pubblica nemmeno il Piano annuale delle attività dei docenti e del personale scolastico.
Anche i sindacati non vengono informati adeguatamente né preventivamente e nemmeno successivamente, a volte ai sindacati non vengono dati, nemmeno su esplicita richiesta, i dati specifici delle quote del Fondo di Istituto o del bonus del merito, assegnati a ciascun docente o personale Ata.
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Sono tanti i docenti che lamentano il fatto che nelle loro scuole esiste una reale mancanza di trasparenza, per cui è lecito porsi la domanda: “La mancanza di trasparenza nelle scuole è un caso diffuso o riguarda nello specifico solo poche scuole?”.
In attesa di una risposta a questa nostra domanda, è importante sapere che il responsabile diretto della mancanza di trasparenza e quindi della necessaria pubblicità sul sito istituzionale della scuola di precisi atti e decreti amministrativi, è il Direttore Generale dell’USR che dovrà rispondere su qualsiasi manchevolezza.
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