di Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 8.6.2023.
La figura del tutor, così come immaginata dal Ministro, è semplicemente inutile, aggrava le procedure burocratiche nella scuola interferendo con consigli di classe, coordinatori di classe, collegi dei docenti. La norma deve essere cambiata radicalmente perché scialacqua i soldi dei contribuenti italiani ed europei.
Valditara ha enfaticamente dichiarato che si sarebbe raggiunto il numero sperato di docenti disponibili ad assumere la funzione di tutor. Non comunica i profili relativi a coloro che evidentemente si sono iscritti al portale di adesionee la loro analitica distribuzione geografica.
La sensazione è che siano stati poco rispettati i requisiti previsti dalla norma come preferenziali (almeno 5 anni di ruolo, disponibilità a permanere nella stessa scuola per almeno tre anni, aver già svolto funzioni analoghe nell’ambito scolastico).
Non a caso il Ministro, probabilmente per invogliare i neoimmessi in ruolo e coloro che sono a rischio nelle graduatorie di istituto, ha promesso che i prescelti godranno di punteggi aggiuntivi nella mobilità.
Si tratta di una promessa contraddittoria perché agevolerebbe i trasferimenti ad altra scuola dei tutor che dovrebbero garantire continuità nella funzione.
Si tratta di una promessa che si scontra con il fatto che tutta la normativa sulla mobilità è oggetto di contratto integrativo nazionale con le OO.SS.
Forse il Ministro intende aggirare le OO.SS. con un atto unilaterale? Vedremo.
In moltissime scuole non è stato raggiunto il numero sufficiente a coprire il fabbisogno di tutor previsto dalle circolari ministeriali, in altre (molte di più di quanto dichiarato dal Ministero) si è rifiutata l’applicazione della norma.
Come abbiamo in più occasioni dichiarato, la figura del tutor, così come immaginata dal Ministro, è semplicemente inutile, aggrava le procedure burocratiche nella scuola interferendo con consigli di classe, coordinatori di classe, collegi dei docenti.
Ad esso è riconosciuta con una paghetta aggiuntiva temporanea che non copre il lavoro (inutile ripetiamo) che colleghi tutor devono affrontare come mediatori e consulenti di studenti, famiglie, consigli di classe, docenti. Si tratta di una funzione che nulla ha a che vedere con l’insegnamento concreto curvandosi ad esigenze socio assistenziali che poco hanno a che fare con l’istruzione.
E’ una norma che deve essere cambiata radicalmente. Come è stata immaginata scialacqua i denari dei contribuenti italiani ed europei.
Una soluzione alternativa potrebbe esserci, senza grandi problemi applicativi.
In ogni scuola esiste la figura, non contrattualizzata, del coordinatore di classe. Ad esso sono già affidate la maggior parte delle competenze che dovrebbero essere trasferite al tutor che non fa parte del consiglio di classe e non conosce gli allievi. In pratica la soluzione di buon senso potrebbe essere questa:
- Contrattualizzare la funzione di coordinatore di classe eletto dal collegio dei docenti o dal consiglio di classe;
. - Riconoscere in capo al coordinatore le funzioni del tutor visto che almeno conosce famiglie, allievi e contesto di riferimento;
. - Riconoscere al coordinatore di classe un emolumento su tabelle nazionali che garantiscano come minimo € 1000 netti l’anno scolastico, sempre meglio delle elemosine che sono date loro in ambito di Fondo delle Istituzioni Scolastiche, elemosine che sono differenziate in relazione alla forza contrattuale della RSU di Istituto. In ogni caso risultano ora rari i casi in cui viene riconosciuto all’attuale coordinatore di classe una cifra di 500 lordi. Una vergogna.
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TUTOR E ORIENTATORI: il Ministro dichiara un grande successo sul nulla. E’ necessario modificare la legge! ultima modifica: 2023-06-08T04:45:31+02:00 da