Silvana La Porta, La Tecnica della scuola Venerdì, 03 Luglio 2015.
Silvia Chimienti, dopo i lavori in Commissione che ha visto bocciati tutti gli emendamenti, lancia l’appello: “facciamo capire al Governo che il mondo della scuola rifiuta questo provvedimento!”
“Alla faccia del dialogo e del confronto, tanto sbandierato da Renzi, Giannini e compagnia bella. Nel tempo record di due ore la maggioranza ha bocciato, a priori, tutti gli emendamenti (quasi 150) presentati al DdL Istruzione”. Così l’on. Chimienti commenta l’andamento dei lavori-lampo in commissione, invitando tutti giorno 8 luglio a recarsi in Aula a difendere la scuola pubblica.
Continua la parlamentare: “Tra l’altro, il Pd e compagnia non hanno mai preso la parola per intervenire nel dibattito. Immaginiamo che a indurli al silenzio sia stato il senso di vergogna per quello che stanno facendo alla nostra scuola e al sistema d’istruzione. Un mutismo che non allevia minimamente le loro responsabilità”.
Il bello è che si profilava, a detta dei nostri politici, un iter lungo e complesso. E invece “l’andamento dei lavori-lampo in commissione ha smentito le parole della relatrice di maggioranza, Maria Coscia la quale, soltanto due giorni fa, aveva detto che, se fosse stato necessario, al provvedimento si sarebbe lavorato anche durante questo fine settimana. Non ce n’è stato bisogno: la pratica scuola è stata liquidata in tutta fretta. Quelle della Coscia erano menzogne fatte girare ad arte per cercare di rabbonire un mondo della scuola, furibondo per quello che stanno facendo. La realtà è che per la maggioranza era già tutto deciso e il provvedimento non andava toccato”.
Era già tutto deciso. E’ un pensiero che fa rabbrividire: “Nel ribadire la nostra totale contrarietà a questo provvedimento, rendiamo chiaro fin d’ora che la prossima settimana in Aula ci batteremo fino all’ultimo per rappresentare le vere istanze di docenti e studenti. Aspettiamo la maggioranza al varco. Inoltre, porteremo la nostra voce anche fuori dal Parlamento, partecipando alle manifestazioni di chi si oppone a questo scempio e che merita di essere rappresentato e sostenuto”.
Dunque la battaglia torna alla Camera. Il monito del M5S adesso è: “Vieni in Aula a difendere la scuola pubblica! Mercoledì 8 luglio sarà un giorno decisivo per il futuro di studenti, insegnanti e di tutto il mondo scolastico. Tutti insieme, voi sulle tribune e noi con il nostro voto contrario, possiamo far capire al Governo che l’intero mondo della scuola rifiuta questo provvedimento. Abbiamo bisogno di tutti voi, non lasciateci da soli in Aula”.
Viene da dire: speriamo che non sia già tutto deciso.
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