Sulle affermazioni del Ministro Azzolina pronunciate ieri durante l’incontro con i sindacati relativamente al “recupero del tempo scuola” ha innescato un dibattito sulle intenzioni del Ministero.
Il Ministro ha già anticipato che non ci sarà scuola a luglio e ad agosto, ma c’è chi chiede un prolungamento delle lezioni con recupero a giugno. Si tratta dell’assessore all’istruzione veneta, Donazan, che ieri è intervenuta sull’argomento.
“Da un mese chiedo si pensi ad una diversa fine dell’anno scolastico, recuperando almeno una parte del lungo tempo di sospensione dovuto all’emergenza COVID-19: immaginare un giugno a scuola è il minimo, ed apprezzo che il ministro Azzolina abbia cambiato la sua iniziale idea di chiudere l’anno in cavalleria”.
“La scuola veneta ha dimostrato un grandissimo sforzo organizzativo per fare formazione a distanza – prosegue l’assessore – ma siamo tutti consapevoli che la quantità di tempo in cui possiamo impegnare docenti e studenti online è parziale e difficoltosa, non sufficiente a colmare lacune pregresse tanto più per gli studenti che dovranno passare da un grado di istruzione ad un altro per i quali si dovrà immaginare un recupero utile al loro grado di apprendimento”.
Ed è proprio sul “recupero” che ieri sono state fornite delle indiscrezioni da parte della stampa. Infatti, potrebbe essere in cantiere la possibilità di attivare recupero delle lacune degli studenti cumulate a seguito della chiusura forzata rivedendo il “tempo scuola”. Ma in questo caso non si tratterebbe di giugno, ma di settembre ed ottobre del prossimo anno scolastico. Una ipotesi che, però, comporterebbe un “tutti promossi” che è stato criticato da più parti.
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