Un esercito di 600 mila studenti per i corsi di recupero a settembre

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ItaliaOggi, 28.4.2020

– Ma attività vanno previste anche per elementari e medie –

Tutti promossi al prossimo anno scolastico, ma con pagelle vere. «Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5». Insufficienze da recuperare a settembre, con date da stabilire insieme alle regioni. Attività «per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze». La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina annuncia le novità degli scrutini di fine anno in emergenza coronavirus Ma, di fatto, a un mese e mezzo dalla fine dell’anno scolastico né studenti né docenti conoscono queste nuove regole per ammettere alla classe successiva, perché mancano le ordinanze ministeriali. Un caos il recupero dei debiti formativi, che dovrebbe affiancarsi a quello di chi è rimasto solo indietro. Un rebus l’attribuzione del credito scolastico.

Una valanga di studenti a settembre alle prese con i corsi di recupero, che riguarderanno non solo gli alunni con giudizio sospeso in qualche materia ma anche quelli che di insufficienze ne hanno così tante che in un normale scrutinio finale sarebbero stati bocciati. Così tanti studenti «rimandati settembre» che i presidi dell’Anp, insieme con Anquap e Fp Cida, hanno chiesto al Miur di utilizzare tutto il mese di settembre solo per il recupero dei debiti formativi. Stabilirne il numero, però, è impossibile.

Tanto più che questo anno il Miur non ha redatto neppure il consueto focus sugli esiti del primo quadrimestre, sebbene le scuole li abbiamo comunicati prima della sospensione delle lezioni per il covid-19. Si possono, quindi, solo fare delle stime in base agli esiti finale dell’anno scolastico passato, che si ripetono pressoché uguali ogni anno. A giungo 2019 fu il 6,8% degli studenti a non essere ammesso alla classe successiva e il 21% conseguì un giudizio sospeso: in totale il 27,8%, oltre un quarto. Poiché in questo anno scolastico siedono sui banchi delle superiori 2.626.226 alunni, di cui 463.133 frequentano il V anno e saranno tutti ammessi alla maturità, saranno circa 601.339.854 gli studenti che all’inizio del prossimo anno scolastico saranno alle prese con i recuperi, se le percentuali dovessero restare analoghe.

Nel dettaglio, il 23,2% di 1.082.088 liceali (il 19,2% di rimandati e il 4% di bocciati): 251.044 studenti. Il 35.9% dei 682.150 tecnici (26,45 con giudizio sospeso e 9,55 non ammessi), pari a 244.891 studenti. E il 27,2% dei 398.855 professionali (16,8% rimandati e 10,4% bocciati): in tutto 108.488 ragazzi. Numeri importanti. A cui andranno aggiunti quelli della primaria e delle medie. Perché il Miur precisa che sarà possibile per tutti i cicli di istruzione, cioè dalla primaria fino alla IV superiore, recuperare e integrare all’inizio del prossimo anno scolastico ciò che è stato appreso o appreso in parte in questo. Con un’attenzione particolare per gli studenti con disabilità e Bes.

Con numeri di alunni e attività di recupero che così si moltiplicano ancora di più. Restando alle superiori, il Decreto Scuola (n. 22 8 aprile 2020) stabilisce che il debito non sarà motivo di bocciatura, perché le insufficienze verranno congelate per l’anno scolastico 2019/20 e che il recupero degli apprendimenti riferiti all’anno scolastico 2019/20 verrà definito nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1 settembre 2020, quale attività didattica ordinaria. Anzi, si stabilisce che sarà possibile recuperare o integrare gli apprendimenti all’inizio del 202/21.

Lasciando così intuire che i consigli di classe possano integrare la valutazione degli scrutini finali del 2019/20 già nel settembre o ottobre del 2020/21. Resta, poi, aperta la questione del credito scolastico da attribuire dare agli alunni con insufficienze e se sarà possibile integrarlo nell’anno scolastico successivo. Infatti, la media del 6 è il valore minimo per ottenere il credito scolastico nel secondo biennio.

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Un esercito di 600 mila studenti per i corsi di recupero a settembre ultima modifica: 2020-04-28T08:51:36+02:00 da
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