di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, 25.6.2020.
Nuove misure di sicurezza in vista della riapertura delle scuole a settembre. Nel rispondere a un quesito dell’Istruzione, il Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute aggiorna il suo documento di fine maggio. Individuando nel distanziamento di un metro tra gli alunni (e 2 dall’insegnante), nel ricorso ai banchi singoli o a un nuovo layout delle classi e negli ingressi scaglionati alle superiori gli accorgimenti più opportuni da adottare nell’ambito dei tavoli territoriali previsti dalle linee guida ministeriali attese oggi sul tavolo della Conferenza unificata. Dove si cercherà di scrivere una parola definitiva sul ritorno in classe dopo l’estate. Solo allora si deciderà se allentare l’obbligo di mascherina alle elemenatri. Ammeso che il contagio sia ancora sotto controllo.
Il Comitato tecnico-scientifico riparte da dove eravamo rimasti. E ricorda che le misure necessarie per consentire a tutti di rientrare in classe sono: il lavaggio frequente delle mani , il divieto di accedere ai locali scolastici con 37,5 febbre (che va misurata a casa) , il non essere stati in quarantena o a contatto con soggetti positivi al Sars Cov-2. Immaginando tassi di contagio invariati il Cts insiste poi con il distanziamento fisico. Tra un alunno e l’altro deve esserci almeno un metro (2 dalla cattedra). Ed è proprio questo il parametro decisivo nell’organizzazione delle classi che i dirigenti scolastici devono considerare. Se possibile passando ai banchi monoposto.
Anche il documento dei tecnici della Salute, così come le linee guida della ministra Lujcia Azzolina, sottolinea l’importanza di procedere a ingressi scaglionati delle classi. Soprattutto alle superiori. E spiega anche perché: bisogna evitare il sovraffolamento su bus e metro negli orari di punta.
Per il Cts uno screening di massa della popolazione studentesca e della classe docente sarebbe utile. Così come l’avvio di test sierologici a campione. Ma serve una decisione nazionale e un’intesa con le diverse realtà territoriali.
Per il momento il nuovo documento ripete quando consigliato a fine maggio. I dispositivi di protezione sono obbligatori dai 6 anni in su. Ma si riserva di valutare, nell’imminenza della ripresa e quindi a settembre, se almeno alla primaria si può evitare di indossarla in classe per tutta la durata delle lezioni. Ammesso che ci sia il rispetto della distanza di sicurezza.
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Un metro tra gli alunni ultima modifica: 2020-06-25T06:20:06+02:00 da
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