Una storia vera di “Buona Scuola”

– Da Bari a Siena e Poggibonsi, e la famiglia e i figli?
Relazione in merito alla assegnazione e presa di servizio nell’ambito della mobilità 2016/17.
inviata da Elisabetta Di Acquaviva, 12.9.2016

– Elisabetta Di Acquaviva (nome di fantasia, omesse altre generalità), assunta in ruolo (fase C) nell’anno scolastico 2015/2016 su posto A061 Storia dell’Arte e con anno di prova svolto presso IISS “Giulio Cesare” di Bari, per effetto della mobilità dell’organico di fatto 2016/2017 assegnata all’ambito TOSCANA 24 (Siena e provincia). In considerazione di cinque posti disponibili in tale ambito per la predetta classe di concorso, invio secondo le modalità previste (istanze on line) in data 17/08/2016 l’ “Individuazione delle competenze – presentazione CV” al Liceo Piccolomini di Siena, visionando, peraltro, eventuali informazioni in argomento contenute sui siti scolastici degli istituti interessati dell’ambito in questione.

In data 20/08/2016, consultando nuovamente il sito del Liceo Piccolomini per verificare se vi fossero aggiornamenti in merito ad una eventuale graduatoria, leggo un comunicato del Dirigente scolastico del seguente tenore “Si informano i docenti interessati che questo Istituto NON procederà a chiamata diretta rimanendo in attesa delle assegnazioni dell’USR Toscana”.  Pertanto, contatto tempestivamente l’istituto in questione che, confermandomi tale disposizione, mi suggerisce di rivolgermi all’Usp di Siena. Dopo ripetuti contatti telefonici vani, in data 25/08/2016 invio una mail all’Usp di Siena e p.c. all’Usr della Toscana, riepilogando quanto sopra riportato e chiedendo di sapere con cortese urgenza la mia assegnazione al fine di organizzare i complessi aspetti conseguenti a tale definizione ed evitare impedimenti della “presa di servizio”, a me non imputabili. A riguardo, evidenzio che non ho mai ricevuto risposta.

Il 31/08/2016 alle ore 18:53 ricevo sulla mia posta personale la “Notifica assegnazione incarico su Sede scolastica” inviata da “Servizio.PECscuole@pec.istruzione.it” che, secondo quanto previsto dalla nota prot. 20453 del 27 luglio 2016 della Dg Personale della scuola, mi informa della mia assegnazione per il prossimo triennio presso l’istituto: SIIS00800X – I.I.S. “RONCALLI” (AMBITO TOS0000024) TIPO POSTO: NORMALE – CLASSE DI CONCORSO: A061 – STORIA DELL’ARTE.

In data 1°/09/2016 ho effettuato la presa di servizio e la Dirigente del predetto Istituto, sito a Poggibonsi, mi informa che la cattedra è articolata in sei ore per la docenza in Storia dell’Arte presso il “Roncalli”, in tre ore per l’insegnamento di Storia, in sostituzione di docente che aveva richiesto il congedo parentale per assistenza a familiare disabile, e in tre ore da svolgere presso l’Istituto carcerario “Ranza”, sito tra Poggibonsi e San Gimignano. Alla Dirigente evidenzio che nella domanda di mobilità avevo segnalato la mia indisponibilità all’insegnamento presso Scuole speciali, nella fattispecie presso scuola carceraria, precisandole le mie difficoltà personali insuperabili a svolgere la docenza presso tali strutture. La stessa Dirigente mi dice di fare ricorso presso le strutture competenti. Alla mia perplessità sull’insegnamento di Storia in mancanza di specifica mia abilitazione, la Dirigente ribatte che potrei, comunque, svolgere l’attività di docenza per tale disciplina, avendo sostenuto degli esami nella predetta materia nell’ambito del corso degli studi universitari. Alla richiesta di poter utilizzare il sabato, quale giornata libera, poiché fuori sede (a km 750 dalla mia città di residenza e con una famiglia composta dal coniuge e tre figli), la Dirigente mi risponde fermamente che ai neo assunti è preclusa tale possibilità.

Dopo gli adempimenti amministrativi della presa di servizio, mi reco all’Usp di Siena e il Funzionario addetto alla mobilità mi riferisce della difficoltà di scorporare le ore da svolgere presso l’istituto carcerario, dal momento che il potenziamento di Storia dell’Arte era stato richiesto per la scuola carceraria che fa riferimento all’Istituto “Roncalli” e che per motivi di contenimento di costi non avrebbero attivato l’assegnazione delle suddette ore ad altro docente. A seguito di tutto quanto accaduto, segnalo che la mia salute psico-fisica ne sta risentendo attraverso la presenza di sintomi evidenti legati ad uno stato di ansia, riportati ai medici competenti.

.

Una storia vera di “Buona Scuola” ultima modifica: 2016-09-14T21:29:50+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Valditara e programma di storia, “Se il Ministro toglie il dinosauro dal sussidiario”

dal blog di Gianfranco Scialpi, 12.5.2024. Valditara e programma di storia. Prosegue il dibattito (unico)…

1 ora fa

Ricostruzione e Riallineamento Carriera: Docenti, ATA e DSGA regalano soldi allo Stato. Come evitarlo

Tutto Lavoro 24, 11.5.204. Ogni anno, per inerzia, migliaia di docenti – ma anche personale…

14 ore fa

I sentieri della filosofia

di Umberto Galimberti, I Sentieri della Filosofia, 11.5.2024. “Fino ai diciotto anni tutte le scuole,…

14 ore fa

Breve storia della scuola italiana: com’è cambiata dal Medioevo a oggi

a cura di Erminio Fonzo, Geopop, 12.5.2024. A scuola formiamo la nostra personalità e impariamo…

15 ore fa

Valditara e la storia. La revisione non richiede esperti disciplinari

dal blog di Gianfranco Scialpi, 11.5.2024. Valditara e la storia. Il Ministro intende ri-programmare la…

15 ore fa

Valutazione comportamento alunni: disegno di legge molto a rilento, in forse l’entrata in vigore a settembre 2024

di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 11.5.2024. Si fa sempre più complicato il percorso…

16 ore fa