Il Sole 24 Ore, 16.11.2018
– Individuare una serie di misure pratiche che possano incentivare gli adolescenti ed i giovani adulti a vaccinarsi contro il morbillo: è questa l’ipotesi a cui stanno lavorando gli esperti del ministero della Salute, con il coinvolgimento anche di altri ministeri. Le misure allo studio, nell’ambito del nuovo piano per l’eliminazione del morbillo, secondo quanto si apprende, potrebbero prevedere ad esempio incentivazione in collegamento con il sistema dei concorsi pubblici e del percorso universitario.
Altre misure di incentivazione potrebbero prevedere anche accordi con le federazioni sportive per mettere in atto misure incentivanti per la vaccinazione dei giovani atleti. In pratica, quelle allo studio sarebbero misure per motivare i giovani adulti a vaccinarsi contro il morbillo, dal momento che proprio questa fascia di popolazione è quella attualmente meno coperta e dunque più a rischio di contrarre la malattia. L’obiettivo è quindi fare leva non sulla obbligatorietà dell’immunizzazione, bensì su misure incentivanti che punterebbero proprio ad una facilitazione nei meccanismi collegati appunto all’accesso ai concorsi pubblici oppure al percorso universitario.
Si tratta, sempre secondo quanto si apprende, di misure che sono allo studio da parte del tavolo di esperti del ministero della Salute, con il coinvolgimento di altri dicasteri, e delle quali si sta però ancora verificando la possibilità concreta di applicazione. Altro obiettivo è quello di incentivare le vaccinazioni contro il morbillo anche nel personale sanitario. A questo proposito, come già rilevato dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, si potrebbe fare riferimento alla già esistente legge per la sicurezza sul lavoro: sulla base di tale norma sarebbe infatti già possibile la previsione di una più ampia vaccinazione anche per gli operatori sanitari.
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