di Salvo Intravaia, la Repubblica, 9.4.2025.
A pochi giorni dall’ordinanza, il ministero corregge il tiro: potrà partecipare alle prove anche chi ha meno di 6 in una disciplina. Ma resta la stretta sul voto in condotta
Chiarimento del ministero sull’ammissione alla maturità. Con una nota di giovedì scorso, viale Trastevere corregge l’ordinanza sugli esami di stato del secondo ciclo pubblicata qualche giorno prima: potranno essere ammessi agli esami anche gli studenti che riportano una insufficienza in una disciplina. Una parte dei 514mila studenti iscritti all’ultimo anno della secondaria, quelli che arrancano in qualche materia, tirano un sospiro di sollievo. Niente pugno di ferro sull’accesso alla maturità. Resta la stretta sul voto di condotta.
A due settimane dalle vacanze di pasqua, gli istituti di secondo grado accelerano i tempi e si apprestano alla chiusura dell’anno scolastico, preparando le carte per la maturità. Dopo il documento del 15 maggio elaborato dal consiglio di classe, ci sarà tempo per le ultime verifiche e si procederà agli scrutini finali.
L’ordinanza del 31 marzo
L’annuale ordinanza ministeriale sugli esami di stato del secondo ciclo 2025 è stata emanata lo scorso 31 marzo. Ma all’articolo 3, che riguarda l’ammissione alle prove scritte e al colloquio dei candidati interni, non compariva più la possibilità di essere ammessi, a discrezione del consiglio di classe, anche con una insufficienza. L’ordinanza specificava solo che per essere ammessi occorre riportare una “votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto”.
La nota ai presidi
E lo scorso 3 aprile, alla dimenticanza pone rimedio la nota indirizzata ai dirigenti scolastici che chiarisce la situazione. “Pervengono alla scrivente direzione generale richieste di chiarimento relative ai requisiti di ammissione dei candidati interni all’esame di stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione”, scrive Antonella Tozza, a capo della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici. La nota ribadisce che il decreto legislativo sul comportamento interviene “esclusivamente sulla tematica della valutazione del comportamento in relazione agli scrutini e all’esame di stato, senza riguardare in alcun modo le previsioni relative alla valutazione delle discipline ai fini dell’ammissione” agli esami.
Voto di condotta e requisiti di ammissione
Resta la stretta sul voto di condotta. Con cinque non si viene ammessi agli esami a prescindere dalla valutazione nelle singole discipline. “Nel caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi, il consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame conclusivo del secondo ciclo”. Sarà il consiglio di classe in sede di scrutinio finale a stabilire la tematica da trattare, i tempi e le modalità di consegna dell’elaborato. Per essere ammessi agli esami occorre avere frequentato “almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato”; avere partecipato “alle prove predisposte dall’Invalsi”; avere svolto le previste ore di Pcto (le attività che una volta erano di Alternanza scuola-lavoro) e appunto avere ottenuto almeno sei in condotta.
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Valditara precisa: ammessi alla maturità anche con una insufficienza ultima modifica: 2025-04-09T15:37:03+02:00 da