Valditara: Trasferimenti docenti? Basterà il codice fiscale

La Tecnica della scuola, 29.9.2025

Valditara: “La libertà di insegnamento non riguarda cosa insegnare, ma come”.

Gilda Venezia

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato di vari temi, tra cui le sue riforme della scuola, in una intervista pubblicata su Il Foglio oggi, 29 settembre.

Ecco come ha esordito: “Mi fa piacere ad esempio che un intellettuale non certo di destra come Massimo Recalcati – ma anche, per esempio, Paolo Crepet da tempo – abbia riconosciuto che alcuni dei provvedimenti da noi presi sono fondati. Rimettere al centro per esempio la responsabilità individuale. Va superata questa idea per cui la colpa sarebbe sempre della società e mai di chi adotta comportamenti sbagliati. E ancora: ridare importanza alle regole. A iniziare dallo studio della nostra lingua. Ci ricordiamo lo spontaneismo espressivo, che andava di moda ai tempi di De Mauro e Berlinguer e che ha indebolito l’insegnamento di grammatica e sintassi?”.

Nuove Indicazioni Nazionali, chiesta revisione: la risposta di Valditara

E, sulle Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo che di recente hanno ricevuto una richiesta di revisione da parte del Consiglio di Stato: “Noi ovviamente con spirito di grande lealtà istituzionale risponderemo punto su punto ma si tratta meramente di rilievi tecnici non di contenuto, che dunque non verrà modificato. La libertà di insegnamento riguarda come insegnare, non cosa insegnare; se dare o meno centralità alla storia dell’Occidente, se insegnare o meno il latino è una decisione che spetta al ministero, come ovunque nel mondo. Come riempire di contenuti queste indicazioni, come insegnare, la metodologia, la didattica, tutto questo è certamente compito dell’insegnante, dell’autonomia delle scuole, che deve essere sempre più valorizzata”.

“Noi abbiamo deciso di non intervenire sul numero degli alunni per classe: i dati Invalsi ci dicono che non è la dimensione della classe a fare la differenza, anzi paradossalmente più sono piccole e minore è il rendimento degli studenti. Il metodo italiano di dare più insegnanti alla scuola per fare potenziamento, per far sì che una famiglia
modesta abbia una possibilità in più di supporto, senza dover ricorrere alle ripetizioni (e questo tra l’altro consente una ulteriore valorizzazione economica della professionalità degli insegnanti), è migliore, più lungimirante”, ha aggiunto.

La novità

Valditara ha anche parlato di una novità: “Il lavoro va sostenuto, e anche semplificato. Fra l’altro è in corso, e credo che nelle prossime settimane ci saranno alcune importanti proposte, un tavolo tecnico per attuare una semplificazione dei percorsi di carriera, ad esempio per un trasferimento non si dovrà più produrre documentazione, dovranno essere informatizzate tutte le funzioni del ruolo professionale. Basterà il codice fiscale”.

“Il tema dell’educazione è sempre più sentito come un problema di formare i giovani a comportamenti socialmente positivi. Del resto già i nostri Costituenti pensavano che accanto alla educazione data dai genitori si affiancasse e si integrasse l’educazione a scuola. E’ dunque indubbio che la scuola non può limitarsi a insegnare le materie disciplinari, oggi è decisivo anche far sentire l’importanza di determinati messaggi educativi. Pensiamo al tema della educazione al rispetto contro ogni forma di bullismo”, ha concluso il ministro.

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Valditara: Trasferimenti docenti? Basterà il codice fiscale ultima modifica: 2025-09-30T04:52:29+02:00 da

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