Violenza

Violenza a scuola. Valditara: il silenzio è d’oro…

di Fabrizio Reberschegg,  dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 26 febbraio 2023.

Il Ministro pensi a far funzionare la macchina ministeriale ancora incagliata e si occupi a trovare risorse significative per il rinnovo contrattuale.

Il Ministro Valditara è stato colpito dal virus della esternazione compulsiva che ha già abbondantemente colpito i suoi predecessori. Non passa giorno che non si esprima in modo confuso su temi inerenti l’istruzione e l’organizzazione scolastica. Abbastanza divertente è stata l’affermazione per la quale servirebbero a tutti i docenti “studioli” nelle scuole per svolgere più adeguatamente il loro lavoro. Divertente perché nelle maggioranza delle scuole mancano gli spazi per le aule normali, figuriamoci spazi aggiuntivi per il personale.

Preoccupanti sono state invece le dichiarazioni a seguito della ormai nota lettera della Dirigente Scolastica Savino di Firenze che si è permessa di rimarcare comportamenti violenti avvenuti di fronte alla sua scuola per mano di un gruppo di attivisti legati alla destra e, in particolare, al partito di maggioranza di governo.
Si è trattato oggettivamente di una aggressione di sei persone contro una indifesa, rea di essere di posizioni politiche e ideologiche avverse al gruppo di violenti. La lettera della preside rimandava alle fasi iniziali del fascismo italiano degli anni ’20 del secolo scorso caratterizzare dalla tolleranza silenziosa che in molti parti del Paese hanno accompagnato le violenze squadriste dei fascisti.

Valditara si è sentito investito dal ruolo di difensore d’ufficio del governo contro i “comunisti”’ contestando le analogie con quanto avvenuto nel periodo fascista e mettendo in luce negativa l’atteggiamento e le posizioni della preside colpevole, a suo dire, di aver espresso posizioni politicizzate. Addirittura si sono ventilate possibili sanzioni contro di lei, fatto poi ufficialmente smentito.

Valditara deve ricordarsi che esiste ancora l’art. 21 della Costituzione che difende la libertà di espressione del pensiero e dovrebbe invece concentrare la sua attenzione verso coloro che hanno usato la violenza per affermare la loro visione del mondo perché sembra, come in altre occasioni, che si scusino i responsabili addossando sulle vittime presunte e inesistenti colpe.

Il Ministro pensi a far funzionare la macchina ministeriale ancora incagliata e si occupi a trovare risorse significative per il rinnovo contrattuale. La contrattazione sta infatti continuando stancamente su una parte normativa inutile senza i necessari aumenti stipendiali. Questa dovrebbe essere la sua funzione ora prioritaria.

Fabrizio Reberschegg

Violenza a scuola. Valditara: il silenzio è d’oro… ultima modifica: 2023-02-26T04:06:33+01:00 da
Gilda Venezia

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