Fiscomania, settembre 2017
– Come avvengono le visite fiscali? Quali sono gli orari delle visite fiscali per i lavoratori assenti per malattia? Visita medica di controllo Inps (polo unico) per dipendenti pubblici e privati. Quali documenti deve esibire il lavoratore? Come funziona il certificato di malattia? Come modificare il proprio domicilio di reperibilità? In quali sanzioni può incorrere il dipendente se non si fa trovare alla visita?
Indice:
- Malattia del lavoratore e certificato medico
- Indennità di malattia dei lavoratori dipendenti
- Certificato di malattia telematico
- Responsabilità per i dati inseriti
- Visita medica fiscale dell’Inps
- Visita del medico INPS
- Richiesta di visita fiscale del datore di lavoro
- Orari visite fiscali Inps dipendenti pubblici
- Orario medico fiscale dipendenti pubblici
- Orari visite fiscali Inps dipendenti privati
- Esonero dalla reperibilità per la visita fiscale
- Assenza del lavoratore alla visita fiscale
- Casi di assenza ingiustificata alla visita di controllo
- Modificare indirizzo di reperibilità
- Come verificare l’indirizzo della visita fiscale
- Sanzioni applicabili
- Giurisprudenza sull’asseza alla visita fiscale
- Licenziamento per giusta causa
- Giusta causa di licenziamento
Uno dei primi aspetti a cui pensa un lavoratore dipendente in malattia è la possibile visita fiscale a suo carico demandata dal datore di lavoro o dall’Inps. La visita fiscale rappresenta una possibilità offerta ai datori di lavoro per verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore dipendente (sia esso un dipendente pubblico che un lavoratore del settore privato) che abbia presentato nei termini il certificato di malattia telematico.
La vista fiscale rappresenta un controllo effettuato dal medico della mutua, nei confronti di un lavoratore assente per malattia per verificare il suo effettivo stato di salute, come giustificazione all’assenza dal lavoro.
Con il presente contributo andremo ad analizzare le principali regole riguardanti le visite fiscali effettuate dall’Inps nei confronti dei dipendenti sia pubblici che privati, per l’anno 2018. Dal primo settembre 2017, infatti, l’Inps ha iniziato a gestire anche le visite fiscali anche per il settore pubblico. Vediamo quali sono le novità e come funzioneranno i nuovi controlli del polo unico Inps.
Prima di entrare nel dettaglio delle visite fiscali, tuttavia, appare opportuno analizzare la disciplina legata ai certificati medici dei lavoratori in malattia.
Malattia del lavoratore e certificato medico
Nel momento in cui si verifica la malattia del lavoratore dipendente egli è tenuto, fin dal primo giorno, ad effettuare un controllo sanitario presso il proprio medico curante, al fine di farsi rilasciare un apposita certificazione medica per la malattia.
Il rilascio della certificazione per malattia ha una procedura diversa a seconda che la malattia sia di durata pari o inferiore a 10 giorni:
- Malattia inferiore a 10 giorni – il lavoratore può rivolgersi anche ad un medico curante non appartenente al Servizio Sanitario Nazionale, o non convenzionato con esso;
- Malattia superiore ai 10 giorni – il lavoratore deve rivolgersi esclusivamente al medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, per il rilascio della certificazione per malattia.
Gli orari e le regole delle visite fiscalivariano a seconda che il lavoratore sia un dipendente pubblico o privato.
Orari visite fiscali Inps dipendenti pubblici
Quali sono gli orari del controllo Inps? A quali orari bisogna farsi trovare reperibili dal medico Inps? Quali fasce orarie è necessario rispettare? Vediamo di seguito tutti gli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici.
L’Inps effettua le visite fiscali per i dipendenti pubblici anche d’ufficio, ossia non solo su richiesta dei dirigenti della pubblica amministrazione.
Per farlo si avvale di un sistema informatizzato che gli consente di eseguire controlli mirati nei confronti delle assenze considerate maggiormente sospette. Saranno possibili anche più visite fiscali al giorno.
Un software analizza i certificati medici telematici raccolti ogni anno e sceglie i lavoratori che per ogni giorno presentano la probabilità più alta di essere assenti. Se ad esempio risulta che un lavoratore si ammala di frequente a ridosso del weekend, dei ponti o il lunedì, questa situazione finirà sotto i controlli dell’Inps.
Orario medico fiscale dipendenti pubblici
Il medico fiscale non può arrivare dal lavorare a qualsiasi orario. E’ necessario rispettare alcuni orari di controllo Inps, che variano a seconda del fatto che il lavoratore dipendente appartenga alla categoria dei dipendenti pubblici o dei lavoratori del settore privato.
I dipendenti pubblici, e più in generale i lavoratori statali (insegnanti, dipendenti della P.A., degli enti locali, i militari, vigili del fuoco, Asl, enti locali), che si assentano per malattia hanno l’obbligo di reperibilità 7 giorni su 7, inclusi i festivi, con le seguenti fasce orarie.
Orari visite fiscali dipendenti pubblici:
- E’ prevista la reperibilità al mattino nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 9.00 e le 13.00;
- E’ prevista la reperibilità al pomeriggio nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 15.00 alle 18.00.
Durante tali orari i lavoratori, dipendenti pubblici in malattia potrebbero ricevere le visite fiscali (dal 2015 i controlli sono effettuati direttamente dall’Inps), e pertanto sono tenuti a farsi trovare presso l’indirizzo comunicato al momento della dichiarazione di inizio malattia.
Orari visite fiscali Inps dipendenti privati
Quali sono gli orari delle visite fiscali per i dipendenti provati?
I lavoratori dipendenti del settore privato che si assentano per malattia hanno l’obbligo di reperibilità 7 giorni su 7, inclusi i giorni festivi.
Orari visite fiscali dipendenti privati:
- E’ prevista la reperibilità al mattino nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 10.00 e le 12.00;
- E’ prevista la reperibilità nel pomeriggio nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 17.00 alle 19.00.
Durante tali orari i lavoratori in malattia potrebbero ricevere visite fiscali dall’Inps (o da medici Asl), e pertanto sono tenuti a farsi trovare presso l’indirizzo comunicato al momento della dichiarazione di inizio malattia.
Esonero dalla reperibilità per la visita fiscale
In data 22.1.2016 è entrato in vigore il DM 11.1.2016 – attuativo dell’art. 25 del D.Lgs. 14.9.2015 n. 151 – in base al quale i lavoratori subordinati, dipendenti da datori di lavoro privati, sono esentati dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità nel caso in cui l’assenza sia riconducibile a una delle seguenti circostanze:
- Patologie gravi che richiedono terapie salvavita, purché siano attestate da idonea documentazione, rilasciata da strutture competenti, che indichi la natura della patologia e la terapia da effettuare;
- Ricovero presso una struttura sanitaria (chi è ricoverato in ospedale è esonerato da visita fiscale);
- Infortunio sul lavoro e malattia professionale;
- Stati patologici sottesi o connessi alle situazioni di invalidità riconosciuta, posto che l’invalidità abbia determinato una riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 67%.
Il medico curante, poi, può disporre l’esonero dalla visita fiscale per particolari motivazioni (ad esempio, nel caso di depressione o cefalea, perché la permanenza in un luogo chiuso ostacola la guarigione), contrassegnando il certificato medico col codice E.
Una disposizione simile è già prevista per i lavoratori del settore pubblico dall’art. 2 del DPCM 18.12.2009 n. 206.
Assenza del lavoratore alla visita fiscale
Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, il lavoratore dipendente risulti essere assente alla visita fiscale di controllo dell’Inps presso il suo domicilio, deve essere a conoscenza della procedura che viene attivata dal medico.
In particolare il medico:
- Rilascia nella cassetta postale o preferibilmente a una persona presente nell’abitazione del lavoratore, un avviso (c.d. “cartolina“), recante l’invito a presentarsi il giorno (non festivo) successivo alla visita di controllo ambulatoriale, salvo che il lavoratore interessato non decida di riprendere l’attività lavorativa;
- Comunica l’assenza dalla visita fiscale del lavoratore all’Inps, che a sua volta mette a disposizione questa informazione anche al datore di lavoro che ha richiesto la visita.
Ricordiamo che, se il lavoratore non si presenta neppure alla visita ambulatoriale di controllo, l’Inps ne da immediata comunicazione al datore di lavoro invitando il lavoratore a fornire la propria giustificazione, con un termine massimo di 15 giorni.
Nel caso in cui la giustificazione del lavoratore non arrivi o non sia ritenuta valida, si apre un provvedimento disciplinare che può arrivare alla decurtazione dello stipendio. Nei casi più gravi può anche costituire giusta causa di licenziamento.
Casi di assenza ingiustificata alla visita di controllo
In generale, sono considerati dalla giurisprudenza casi di assenza ingiustificata alla visita di controllo Inps:
- Non aver udito il campanello durante il riposo o per altri motivi;
- Mancanza del nominativo del lavoratore sul citofono;
- Non funzionamento del citofono o del campanello;
- Mancata o incompleta comunicazione della variazione di domicilio o del luogo di reperibilità;
- Espletamento di incombenze effettuabili in orari diversi.
Modificare indirizzo di reperibilità
Durante il periodo di malattia del lavoratore dipendente può capitare che lo stesso debba o voglia modificare il proprio indirizzo di reperibilità in caso di visita di controllo.
Vediamo come fare.
Prima di tutto è sempre opportuno verificare che il medico curante inserisca nella compilazione del certificato telematico di malattia il vostro effettivo indirizzo ove siete domiciliati.
Molto spesso infatti può accadere che il medico inserisca nel certificato di malattia l’indirizzo di residenza, mentre voi in quel momento risultate essere domiciliati presso altro indirizzo.
Come verificare l’indirizzo della visita fiscale
E’ possibile verificare il certificato e l’indirizzo ivi specificato direttamente da questa pagina del sito Inps, inserendo il proprio codice fiscale ed il numero di protocollo del certificato (cosa che consiglio di fare sempre, in quanto può accadere che il medico sbagli la compilazione o che addirittura non inserisca la diagnosi, cioè il tipo di malattia/patologia).
Nel caso in cui l’indirizzo indicato nel certificato non sia corretto, oppure ci si dovesse trovare improvvisamente nella condizione di dover cambiare domicilio durante il periodo di malattia, è possibile effettuare la comunicazione di variazione dell’indirizzo di reperibilità all’Inps in diversi modi:
- Contattare gli operatori del Contact Center INPS al numero verde 803164, i quali sono tenuti ad inoltrare una segnalazione telematica alla sede competente, avendo cura di richiedere il numero di protocollo della segnalazione (che inizia con inps.);
- Inoltrare in autonomia una mail alla propria sede Inps competente, l’indirizzo ovviamente varia a seconda della sede. medicolegale.nomesede@inps.it (il nome della sede potete trovarlo al sito Inps inserendo il vostro CAP di residenza);
- Come ultima alternativa è anche possibile comunicare la variazione di indirizzo di reperibilità tramite fax o raccomandata. Nel caso si deve avere cura di inoltrare la comunicazione diversi giorni prima in modo tale da non rischiare che la vostra comunicazione arrivi dopo la visita fiscale. La cosa potrebbe costarvi diversi giorni di malattia, entrambe le modalità restano dunque sconsigliate.
Sanzioni applicabili
A quali sanzioni si va incontro in caso di mancata visita fiscale?
In caso di mancato rispetto dell’obbligo di reperibilità, accertato dall’Inps, il datore di lavoro ha facoltà di applicare la sanzione disciplinare, ove prevista dal contratto collettivo. Tale fattispecie non determina però la perdita dell’indennità per inabilità temporanea assoluta Inail da parte del lavoratore.
In ogni caso se il dipendente non viene trovato in casa in occasiona del controllo fiscale perde:
- Il diritto a percepire il 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia;
- Lo stipendio sarà ridotto al 50% per i giorni seguenti.
Il dipendente avrà comunque a disposizione 15 giorni per motivare la propria assenza, presentandosi presso l’ambulatorio Asl di competenza nel giorno e nell’ora indicate dal medico fiscale, al fine di evitare di incorrere nella decurtazione dello stipendio.
Giurisprudenza sull’asseza alla visita fiscale
Vediamo, di seguito, alcune pronunce interessanti della Cassazione in merito alle conseguenze legate all’assenza reiterata alla visita fiscale di un lavoratore dipendente.
Licenziamento per giusta causa
Assenza reiterata alla visita fiscale (Cass. 2.12.2016 n. 24681)
Il lavoratore assente per malattia che violi ripetutamente l’obbligo di reperibilità nelle fasce orarie che la legge (art. 5 co. 14, Legge n. 638/83) prevede per l’effettuazione delle visite domiciliari di controllo può essere legittimamente licenziato per giusta causaa prescindere dall’effettivo stato di malattia. Questo a meno che non dimostri che l’assenza sia stata determinata dalla necessità di allontanarsi dal suo domicilio.
A tal fine non è sufficiente che il lavoratore, come nel caso di specie, esibisca il certificato medico attestante l’effettuazione di una visita specialistica. E’ necessario che dimostri che quest’ultima non poteva essere effettuata in altro orario diverso da quello previsto per le fasce di reperibilità.
Giusta causa di licenziamento
Assenza alle visite domiciliari durante la malattia (Cass. 4.1.2017 n. 64)
Lo stato di malattia della lavoratrice determina l’inefficacia del primo licenziamento per giustificato motivo irrogatole per l’inadeguatezza al ruolo rivestito. Tuttavia, non impedisce il successivo licenziamento per giusta causa, per essere venuta meno all’obbligo di permanenza presso il proprio domicilio durante le fasce orarie previste per le visite fiscali.
La giusta causa, infatti, impedendo la prosecuzione del rapporto di lavoro anche solo in via temporanea, prevale sull’esigenza di conservazione del posto di lavoro durante la malattia.
Inoltre, la sanzione del licenziamento può dirsi proporzionata rispetto alla condotta tenuta dalla dipendente, ancora più grave tenuto conto dell’incarico dirigenziale ad essa attribuito.
.
.
Visite fiscali Inps 2018: orari, regole e sanzioni ultima modifica: 2017-10-15T07:34:50+02:00 da