Voto 10 a tutti, non ci resta che chiudere le scuole!

dal blog di Gianfranco Scialpi, 19.2.2019

– Voto 10 a tutti, proposta incomprensibile che ignora che ogni conquista deve essere il risultato dell’impegno, del sudore e della frustrazione. A questo punto non resta che…

Voto 10 a tutti, non alla fine ma all’inizio

Voto 10 a tutti! Fra tutte le idee più strane, questa mi mancava.
Si legge “L’autostima è un elemento molto importante nella nostra vita tanto da condizionarla in modo incisivo. È avvilente e stupido giudicare una interrogazione, un compito con un semplice voto numerico… Prendiamo in esame il modello scolastico. Quando entriamo a scuola per la prima volta ci viene attribuito un valore numerico, un peso, che è pari a ZERO…Analizzando questo stato di cose, negli anni, ho iniziato a formulare un metodo diverso, opposto. Un metodo che consiste nel dare fin dal primo giorno il massimo dei voti (10 secondo il nostro sistema scolastico) agli alunni. In questo modo infondi fiducia e importanza a un individuo che non conosci, lo reputi intelligente e volenteroso e lo premi con una valutazione massima… Credo che sia più facile e incoraggiante difendere qualcosa piuttosto che conquistarla partendo da zero. Il mondo è cambiato ed è ora che cambiamo anche il rapporto tra noi e l’istruzione. Partiamo dal voto”

Brevi considerazioni

Che dire? Proposta assolutamente irricevibile. Rispetto tutte le posizioni e le convinzioni, ma questa mi sembra fuori dal mondo. Rimango dell’idea che l’autostima non si costruisce sul Nulla, bensì sul raggiungimento di una meta. E l’obiettivo si consegue con la fatica, l’impegno, la ripartenza dopo una aver sperimentato la frustrazione. E altro ancora! La profondità dell’orizzonte conquistato “disegna” l’autostima, che ovviamente non può essere ridotta alla prestazione scolastica, pur rappresentando un momento importante per la costruzione del Sé. Non si può proporre un 10 con la necessità di certificare formalmente il  valore della persona. Questo è trasmesso dalla relazione unica e irripetibile tra l’insegnante e lo studente e non attraverso un numero…

A questo punto non resta che…

Difficilmente la proposta troverà dei sostenitori. Ipotizziamo, però l’inimmaginabile. A questo punto non resta che chiudere le scuole, o quanto meno lasciare aperti gli uffici di segreteria per la consegna dei diplomi che rimandano al Nulla della formazione. Poveri noi!

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Voto 10 a tutti, non ci resta che chiudere le scuole! ultima modifica: 2019-02-20T05:20:22+01:00 da
Gilda Venezia

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