Zaia: scuole superiori in didattica integrata al 100% fino al 31 gennaio

Gilda Venezia

dalla Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia, 5.1.2021.

Non ci sono problemi sui trasporti, è in classe che si creano i contagi….Gilda Venezia

Dopo l’ultima conferenza stampa del Presidente della Regione Veneto Zaia il Veneto chiude alla possibilità della didattica in presenza nelle scuole superiori fino al 31 gennaio 2021.
Preoccupa che una decisione del genere sia stata presa solo il 4 di gennaio, dopo che le scuole avevano già avviato la macchina organizzativa e informativa su un’apertura degli istituti superiori al 50% delle presenze scaglionate su 2 differenti orari.
Ma nondimeno desta perplessità la convinzione del Governatore del Veneto che non siano i trasporti ad essere il problema (la Regione Veneto non ha problemi…), ma la permanenza nelle classi di allievi in presenza quale effettivo veicolo di contagi.

A questo punto, nei tanti cortocircuiti della razionalità che contraddistinguono i provvedimenti delle Regioni e del Governo in questa fase, logica vorrebbe che si imponesse la didattica a distanza in tutte le scuole, dall’infanzia in poi. Tutte le allieve e gli allievi in ogni ordine di scuola vivono in spazi scolastici con la didattica in presenza che possono essere ambienti di contagio. Sembra che solo gli studenti delle superiori siano “pericolosi”, ma le segnalazioni che abbiamo non lo dimostrano. Tanti sono i casi di chiusura a singhiozzo degli istituti comprensivi e delle scuole elementari e dell’infanzia, come troppi risultano le colleghe e i colleghi contagiati dal virus. Senza dimenticare che nelle scuole dell’infanzia com’è ovvio non vi sono né mascherine né distanziamento.

Vorremmo ricordare al Presidente che il vero problema sono proprio i trasporti e l’edilizia scolastica inadeguata (qui la responsabilità dei sindaci e delle città metropolitane è palese). Gli spazi sono spesso inadeguati e la mancanza di forme di climatizzazione e aerazione nei locali scolastici è oggettiva.

A domanda specifica sul fatto che i provvedimenti della Regione Veneto siano in netto contrasto con gli indirizzi nazionali dati dalla Ministra Azzolina e che questo potrebbe essere interpretato come atto di sfiducia nei confronti della Ministra, il presidente Zaia ha negato che la Regione Veneto remi contro il governo e la Ministra della Pubblica Istruzione. Il problema è che la situazione veneta da qualche settimana appare molto compromessa e bisognosa di interventi eccezionali. Ed è indubbio che tale situazione sia frutto anche di alcune scelte sbagliate della Giunta Regionale.

Zaia abbia il coraggio di intervenire per chiedere la vaccinazione immediata di tutti gli operatori scolastici che lavorano in presenza degli allievi!

L’USR si decida finalmente a garantire che la DaD possa anche essere fatta da casa e non solo negli istituti vuoti del Veneto.

La Ministra Azzolina, per suo conto, continua a ripetere come un disco rotto che la scuola riapre il 7 gennaio non rendendosi conto dell’inadeguatezza delle sue esternazioni. Come in passato sarà costretta a fare marcia indietro.

Ci aspettano ancora mesi bui per la scuola. Si prospetta un’altra Caporetto della didattica nella scuola italiana. Ancora una volta saranno gli insegnanti gli unici fanti in grado di garantire una linea del Piave e di salvaguardare gli studenti e il loro percorso scolastico.

 

Gilda degli insegnanti di Venezia

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Zaia: scuole superiori in didattica integrata al 100% fino al 31 gennaio ultima modifica: 2021-01-05T05:30:35+01:00 da
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