Card per docenti delle paritarie? Basterebbero 15 milioni di euro

TuttoscuolaNews,  n. 722 del  9.11.2015.  

Eppure non servirebbe un investimento enorme. Quanto potrebbero costare complessivamente le card per l’aggiornamento a favore degli insegnanti della scuola paritaria, considerando che a fruirne non potrebbero che essere, come nella scuola statale, soltanto i docenti con contratto a tempo indeterminato?

In mancanza di dati certi (che pur sono stati richiesti al Miur recentemente anche dal M5S) si può procedere soltanto per stime.

Secondo uno studio condotto dalla Cisl-scuola nel 2013 sulle scuole paritarie, il personale in servizio nelle scuole paritarie – in base a dati stimati dalle organizzazioni datoriali, cioè delle quattro maggiori associazioni AGIDAE, ANINSEI, FIDAE e FISM – ammonterebbe complessivamente a circa 160 mila addetti.

Escluso il personale non docente e di segreteria, i docenti/educatori potrebbero essere circa 120-130 mila, comprensivi del personale volontario (religiosi) e di quello impiegato nei nidi d’infanzia e nelle sezioni primavera.

I docenti in servizio nelle scuole sono assunti per la maggior parte a tempo determinato.

Conseguentemente, con contratto a tempo indeterminato gli insegnanti delle scuole paritarie potrebbero essere non più di 40-50 mila.

Il costo complessivo per dotare di card questo personale si aggirerebbe tra i 20 e i 25 milioni. Ma in realtà l’investimento aggiuntivo necessario per questo anno scolastico è inferiore. Infatti, il decreto del Presidente del Consiglio prot. 2236 del 23 settembre scorso, con il quale viene regolamentato il bonus di 500 euro, prevede (art. 8, comma 3) che le somme che residuano al 31 dicembre 2015 dopo l’assegnazione a tutti i docenti statali (compresi quelli di imminente nomina in ruolo della fase C) sono ripartite tra gli stessi docenti statali (in aggiunta ai 500 euro).

Poiché si prevede che alla fine del piano di assunzione rimarranno non assegnati tra i 15 e il 20 mila posti, sarebbero risparmiati fino a 10 milioni. Quella quota risparmiata, integrata da circa 15 milioni (questo il costo vivo aggiuntivo a carico dello Stato!) assicurerebbe un trattamento alla pari tra docenti della statale e docenti della paritaria.

Insomma investendo ulteriori 15 milioni di euro, cioè solo il 4% in più dei 381 milioni all’anno stanziati dalla legge di riforma per la carta a favore dei docenti statali, il Governo potrebbe sanare questa ingiustizia. Ne varrebbe la pena.

Card per docenti delle paritarie? Basterebbero 15 milioni di euro ultima modifica: 2015-11-09T06:04:57+01:00 da
Gilda Venezia

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