di Isabella Milani, Il Libraio, 25.9.2017
– “Siamo ancora in tempo per migliorare i rapporti fra insegnanti e genitori, che in questi ultimi anni sembrano essersi deteriorati. Ecco come…” – Su ilLibraio.it l’argomentato appello di Isabella Milani, pseudonimo di una docente, blogger e scrittrice.
L’anno scolastico è appena cominciato e siamo ancora in tempo per migliorare i rapporti fra insegnanti e genitori, che in questi ultimi anni sembrano essersi deteriorati: dal disaccordo si può passare all’intesa, se tutti – insegnanti e genitori- si impegnano a farlo. Come? Prima di tutto dobbiamo diventare consapevoli della situazione nella quale ci troviamo e, solo dopo, possiamo decidere che cosa è meglio per i bambini e i ragazzi.
Chiarito questo, leggete queste mie riflessioni senza pensare alle maestre che lanciano quaderni o al professore che offende gli alunni, perché l’ho già detto: devono essere allontanati dalla scuola.
Gli alunni, per me, sono quelli che mi guardano timorosi il primo giorno, che fanno confusione tra libri e quaderni, che a ricreazione mangiano la pizza sporcandosi e con la bocca ancora piena chiedono di andare in bagno e lavarsi. Sono quelli a cui penso anche a casa e nei weekend, che mi stimolano a studiare, chiedere, informarmi, che mi riempiono il cuore di tenerezza quando mi confidano problemi più grandi di loro e di me. Sono quelli che tornano felici a casa con un bel voto o una nota di merito. Quelli che non hanno libri e quaderni perché indigenti, quelli che vogliono fare i duri ma hanno un velo di tristezza negli occhi. Quelli che ti strappano grandi risate con uscite divertenti e strambe. Quelli che incontri per strada con i genitori e che ti salutano gioiosi, anche di sera, con un “buongiorno professoressa”, sono quei giovanottoni che incontri sull’autobus e ti chiamano per primi perché tu stenti e riconoscere le loro fattezze adulte. Sono quelli di cui scopri il nome sui giornali per un brutto fatto di cronaca e ti chiedi cosa hai sbagliato e cosa avresti dovuto e potuto fare di più. Sono la vita che si rinnova.
La cosa bella di essere insegnanti è che quell’emozione, quel morso allo stomaco rimane.
Ritrovare i miei alunni è un po’ come tornare a casa.
Gli alunni sono la parte migliore del nostro lavoro. L’unica per cui valga la pena di continuare a farlo.
Sono una responsabilità che si assume con gioia e consapevolezza.
Sono una sfida nel contribuire a rendere migliore questo mondo.
Per me, sono il bello della società. Il loro credere nel futuro e i loro discorsi sono aria pura.
Sono parole che maestri e professori scrivono su Facebook, ma che si sentono anche nei corridoi di tutte le scuole d’Italia.
I vostri figli, nel momento stesso in cui vengono affidati agli insegnanti, smettono di essere per loro degli estranei: si stabilisce un legame molto speciale, e diventano persone di cui prendersi cura, da seguire, da aiutare a diventare grandi. E questo legame dura per sempre. Sappiate che quando ci capita di incontrare i bambini che abbiamo avuto come alunni, diventati ragazzo e poi uomini, proviamo gioia, anche se sono passati molti anni. E se ci raccontano che ce l’hanno fatta, che sono contenti, siamo soddisfatti, e ci piace pensare che una piccolissima parte è merito anche nostro. Per noi i nostri alunni rimangono sempre speciali, persone con le quali abbiamo condiviso un tratto della strada della vita.
Eppure ci sono molti genitori pronti a vigilare per cogliere in fallo gli insegnanti e punirli, diffamarli, offenderli, denunciarli.
Cari genitori che capite e apprezzate gli insegnanti, difendeteli dai genitori che avvelenano i rapporti fra genitori e alunni. E cari genitori sempre pronti ad attaccare gli insegnanti, non credete a quello che si legge sui giornali. Abbiate fiducia in loro. Aiutateli a sopportare la fatica dell’insegnamento. E ricordate che non lo state facendo per loro. Lo fate per il bene dei vostri figli.
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L’AUTRICE – Isabella Milani è lo pseudonimo di un’insegnante e blogger che ha trascorso la vita nella scuola. Per Vallardi ha pubblicato L’arte di insegnare – Consigli pratici per gli insegnanti di oggi e Maleducati o educati male? Consigli pratici di un’insegnante per una nuova intesa tra scuola e famiglia.
Qui il blog dell’autrice e qui i suoi articoli per ilLibraio.it.
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