Così rischiamo di avere in classe studenti meno motivati

di Andrea Gavosto, Il Sole 24 Ore, 6.4.2020

– Dopo le prime settimane, in cui ha prevalso la logica dell’emergenza, la scuola italiana sta organizzandosi per un lungo periodo di sospensione. Difficile che si riapra prima di settembre; se non oltre, nel caso i ritorni di fiamma del virus costringano a chiusure selettive anche nel nuovo anno scolastico.

In questa situazione, la scelta obbligata è stata l’insegnamento online: nonostante il ritardo nella didattica digitale, la nostra scuola ha reagito con rapidità, se è vero che 6,7 milioni di studenti seguono le lezioni in rete. Certo, è tragico che il restante 20% rischi di rimanere escluso perché non dispone di devices e connessioni o non ha uno stimolo sufficiente, dalla famiglia, dai docenti, da se stesso. Sul primo aspetto, molto potrebbero gli operatori informatici e delle telecomunicazioni: ad esempio, in Brasile non si paga quando si accede a risorse per la didattica a distanza.

A metà marzo, il ministero ha evidenziato due punti condivisibili. Primo: la didattica a distanza non può limitarsi all’invio di compiti via registro elettronico; servono spiegazioni, interazioni con gli allievi e feedback. Deve, cioè, essere didattica vera. Secondo: occorre continuare a valutare gli studenti. Pur in emergenza, non c’è didattica senza valutazione e va evitata la tentazione di un “liberi tutti” generalizzato. La valutazione andrebbe fatta con ragionevolezza e adattata al momento: ad esempio, potrebbe includere la certificazione di attività extra curriculari nel terzo settore.

Purtroppo, nel recente decreto, il ministero fa marcia indietro. Se non si tornerà a scuola prima di settembre, nessuna bocciatura (o quasi) e un’ammissione generalizzata all’anno successivo, quando saranno colmati eventuali debiti. Così molti allievi perderanno la motivazione a affrontare seriamente gli ultimi mesi. Una scelta poco comprensibile, specie per le secondarie.

Il governo sembra invece molto preoccupato di regolamentare i due esami, di terza media e la maturità. Anche questo è poco comprensibile. Perché avviare un meccanismo complesso come la maturità, che coinvolge mezzo milione di studenti, se la situazione di contagio permanesse grave? Peraltro, sappiamo che oggi l’esame è poco più di una formalità, con il 99% di promossi, giudizi disomogenei fra le commissioni, nessun valore per le università e i datori di lavoro. In altri paesi si è preferito abolire gli esami, rimpiazzandoli con i normali scrutini dei propri insegnanti. Così in Francia, dove quest’anno il temuto Bac non si farà. Così a livello internazionale, dove l’International Baccalaureate, l’esame centralizzato per l’ingresso alle principali università del mondo, è stato sostituito da una certificazione di frequenza. Così negli Usa, dove i Sat, prove standardizzate per accedere al college, sono stati cancellati. Così in Cina, dove il Gaokao, durissimo esame di ammissione all’università che ogni anno riguarda 9 milioni di studenti, è stato rimandato. Solo da noi si continua a dare più peso al pezzo di carta che ai reali apprendimenti, rischiando di complicare il già arduo cammino della didattica a distanza.

Andrea Gavosto, Direttore Fondazione Agnelli

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

 

Così rischiamo di avere in classe studenti meno motivati ultima modifica: 2020-04-06T06:04:16+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

La nota di chiarimento sulla valutazione degli insegnanti neoassunti

14.5.2024. Dalla normativa emergono tre possibili casistiche con valutazioni differenti in base al percorso di…

13 ore fa

GPS, il 15 maggio il confronto con il Ministero

di Roberto Bosio, InfoDocenti.it, 13.5.2024. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l’apertura di un confronto politico…

13 ore fa

Adempimenti fine anno scolastico, registro di classe e programmi svolti

La Tecnica della scuola, 13.5.2024. I programmi svolti devono essere firmati dagli studenti? Con l’avvicinarsi…

16 ore fa

TFA sostegno VIII ciclo, utile nella mobilità annuale

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. TFA sostegno VIII ciclo, chi sta per…

16 ore fa

Visite specialistiche fuori Regione, andrebbe ricompreso il giorno di viaggio

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. Il parere di due esperti smonta quello…

17 ore fa

Esami di Stato nel Veneto, l’elenco dei Presidenti

dall'USR per il Veneto,  aggiornato il 13.5.2024. Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio…

1 giorno fa