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Dati parziali e incomprensibili: l’Anagrafe delle scuole non decolla

di Antonella De Gregorio,  Il Corriere della Sera  11.3.2016 

– La denuncia di Cittadinanzattiva e Legambiente: «Lo strumento che dovrebbe censire le scuole e programmare gli interventi non è trasparente». Mancano certificazioni antincendio e i dati non sono aggiornati

È rimasta lì, ai nastri di partenza. E mentre le nostre scuole, spesso disastrate, chiedono interventi urgenti e tantissimi soldi per diventare luoghi sicuri e accoglienti, lo strumento che dovrebbe garantire un monitoraggio e una programmazione efficiente – l’Anagrafe dell’edilizia scolastica – oggi «non è utilizzabile». Nata lo scorso agosto, dopo venti lunghi anni di attese e rinvii, ha censito 42.292 edifici scolastici, di cui 33.825 attivi e 8.450 non attivi: non in funzione perché in costruzione, in ristrutturazione, dismessi. Poche, già otto mesi fa, le scuole con certificazione in ordine incluse in quello che avrebbe dovuto essere lo strumento in grado di descrivere nel dettaglio le condizioni degli istituti italiani: dal numero di piani, ai certificati di agibilità, alla vulnerabilità sismica degli edifici.

Trasparenza

Non un mero censimento delle strutture, non una fotografia, ma un monitoraggio continuo e aggiornato. Questo aveva chiesto il Tar Lazio, accogliendo un ricorso di Cittadinanzattiva e disponendo, nel 2014, che il ministero, per trasparenza, aprisse il suo database all’esterno. Oggi la onlus, insieme a Legambiente, dice che i dati di quel database confluito nell’Anagrafe sono «non aggiornati e parziali». Gli indicatori «mancanti e incomprensibili per i cittadini». E, ancora, che i dati relativi alle certificazioni non sono stati aggiornati, come dovuto, entro il 31 gennaio scorso. «Ma – spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva – è stata prorogata di ancora un anno (31 dicembre 2016) l’entrata in vigore dell’obbligo per le scuole di dotarsi della certificazione di prevenzione incendi».

La fotografia delle nostre scuole
Scuole a pezzi

Per sapere se la scuola dei propri figli sia sicura o meno, occorrerà agire caso per caso, scuola per scuola. Come hanno fatto le due associazioni, che segnalano alcuni casi, emblematici per la loro gravità, di scuole che versano in pessime condizioni dal punto di vista della sicurezza e di cui invece il database dell’Anagrafe restituisce una fotografia assai parziale e sfocata. Si tratta dell’Istituto Agrario Scorciarini Coppola di Piedimonte Matese in Campania, chiuso da due anni perché inagibile, particolare che l’Anagrafe non riporta; della scuola media Don Milani di Lamezia Terme (Calabria), per la quale l’Anagrafe non riporta alcun dato relativo alle condizioni di sicurezza strutturale, e su cui invece Cittadinanzattiva ha inviato già dal giugno del 2013 un esposto alla Procura di Lamezia Terme per segnalarne l’insicurezza, senza finora ottenere riscontro; dell’IC Pirandello di Lampedusa (Sicilia), per il quale non esistono dati relativi alla voce edilizia scolastica.

Certificati

«Non solo – prosegue Bizzarri -: da un’indagine a campione ei dati contenuti in “Scuola in chiaro” – alla voce Edilizia, abbiamo verificato molte altre mancanze. Per esempio che non sono stati inseriti certificati di agibilità statica, igienico-sanitaria, prevenzione incendi. Che ancora mancano i dati di diverse realtà, in particolare di Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna. E a tutto ciò si aggiunge la strana mossa di prorogare, con il Decreto Milleproroghe, di ancora un anno l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio, senza alcuna spiegazione».

Trasparenza

Non è solo una questione di trasparenza nei confronti dei cittadini: le due associazioni contestano che se la mappatura è vecchia e incompleta, è legittimo che sorga il dubbio del perché si sia deciso di investire su alcune scuole e non su altre. «L’anagrafe è il presupposto, la distribuzione dei fondi la conseguenza», afferma Bizzarri. Che contesta anche la decisione del governo di investire su «Scuole Belle» (piccoli interventi di manutenzione), anziché mettere mano con urgenza alle strutture e alla sicurezza antisismica.

Dati parziali e incomprensibili: l’Anagrafe delle scuole non decolla ultima modifica: 2016-03-12T05:20:51+01:00 da
Gilda Venezia

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