– “Non mi pare che abbia detto questo, francamente – osserva il ministro – Per quanto mi riguarda, più che errori credo che ci sia una complessità di una legge che si è, soprattutto in questa fase, combinata con un altro processo che non trapela dalle cronache. Dobbiamo ricordare le numerose sentenze dei giudici amministrativi che stanno rendendo complicatissima la gestione ordinaria dell’inizio dell’anno scolastico“.
Giannini rivendica comunque la bontà dei “contenuti della legge, quelli che emergeranno nel corso del tempo, quelli che danno scuola/lavoro ai nostri ragazzi, quelli che danno la scuola digitale, che danno nuove competenze e formazione agli insegnanti. Francamente non li definisco errori ma valori che abbiamo portato“.
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“Il parere di merito va chiesto al premier. E chiaramente sarà lui a esprimere quale tipo di modifiche“. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, risponde in modo alquanto piccato a chi le chiede del ‘mea culpa‘ di Renzi su errori nella Buona scuola.
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