TuttoscuolaNews, n. 1021 del 17.1.2022.
Per il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi “il famoso disastro che ci doveva essere con la riapertura della scuola dopo le vacanze natalizie non c’è stato, ci sono stati problemi molti differenziati zona per zona“, aggiungendo che si sta ragionando “per semplificare la certificazione per il rientro a scuola dopo il Covid“. Intanto alle scuole è stata richiesta la compilazione di un corposo questionario di monitoraggio, di cui sarà di estremo interesse conoscere i risultati, sperando che vengano resi pubblici in ossequio al principio di trasparenza della pubblica amministrazione.
Ma le notizie che giungono dalle scuole in questi giorni descrivono una situazione allarmante: impossibilità di individuare e tracciare gli alunni infettati (e in particolare difficoltà ad effettuare la sorveglianza con test T0 e T5 nella primaria), impossibilità di sostituire i docenti assenti, impossibilità di aggregare gli alunni di classi diverse (con tantissimi assenti) mantenendo il distanziamento minimo (tanto meno i due metri indicati per consumare i pasti), mancanza di mascherine FFP2 (chi l’ha viste?), estrema difficoltà di fare lezione contemporaneamente in presenza e a distanza, connessioni carenti o in sovraccarico, uscite anticipate, interlocuzione difficoltosa con le strutture sanitarie, diluvio quotidiano di mail delle famiglie sulle scuole; presidi, staff e segreterie sull’orlo di una crisi di nervi e così via.
In pratica si è detto alle scuole e ai presidi: la regola (di principio) è la presenza, i paletti (nella pratica) per far scattare la dad sono automatici e se avete problemi, arrangiatevi. Il che non è l’equivalente dell’ottimistico do it yourself degli anglosassoni (che suppone la capacità di risolvere autonomamente i problemi) ma dell’italianissimo appello a utilizzare le “pezze a colore” non per risolvere ma per nascondere i problemi.
.
.
.
.
.
.
La scuola in difficoltà/1. I rischi del ‘fai da te’ all’italiana ultima modifica: 2022-01-17T06:06:46+01:00 da
14.5.2024. Dalla normativa emergono tre possibili casistiche con valutazioni differenti in base al percorso di…
La Tecnica della scuola, 13.5.2024. I programmi svolti devono essere firmati dagli studenti? Con l’avvicinarsi…
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. TFA sostegno VIII ciclo, chi sta per…
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. Il parere di due esperti smonta quello…
dall'USR per il Veneto, aggiornato il 13.5.2024. Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio…
TuttoscuolaNews, n. 1125 del 13.5.2024. Valditara: non serve studiare i dinosauri. Cosa dovrebbe cambiare? Con…
Leave a Comment